La poesia di Antonio Porta

Antonio Porta, pseudonimo di Leo Paolazzi (Vicenza, 1935 – Roma, 1989), è stato poeta ma anche narratore, autore teatrale, critico letterario, oltre che instancabile funzionario editoriale e organizzatore culturale, fra i maggiori esponenti della Neoavanguardia italiana (presente nell’antologia dei “Novissimi”, partecipò al Gruppo ’63) e poi protagonista – a partire dagli anni Ottanta – di un originale percorso di presa in carico della “sfida orizzontale della comunicazione” incentrato sulla “scelta della voce”.

Il convegno ​Andate mie parole. Antonio Porta poeta, intellettuale, editore (1935-2025)​, organizzato da Stefano Ghidinelli e Roberta Cesana in occasione del novantesimo anniversario della nascita, prenderà le mosse dalla ricca documentazione conservata nel suo archivio (materiali preparatori, abbozzi e progetti, oltre ad un vasto epistolario e a una biblioteca di circa 4500 volumi) per scandagliare le diverse dimensioni della sua personalità intellettuale.

Agli affondi dedicati alle raccolte della prima stagione poetica (Federico Francucci), alla produzione teatrale (Giovanna Lo Monaco), alle originali sperimentazioni verbovisive (Alessandro Moro), si affiancheranno la rilettura di Balene delfini bambini, poemetto d’apertura della raccolta Invasioni (1980-1983) (Alessandro Terreni), la ricostruzione dell’intenso rapporto intellettuale e umano con l’amico poeta Giovanni Raboni (Luca Daino), una ricognizione critica del suo lavoro editoriale (Roberta Cesana). Il convegno si concluderà con una tavola rotonda, coordinata da Paolo Giovannetti, in cui due poete e due poeti – Maria Pia Quintavalla e Laura Di Corcia, Stefano Raimondi e Tommaso Di Dio – dialogheranno sull’eredità di Antonio Porta.

Giovedì 11 dicembre 2025, ore 10:00

Sala lauree di via Conservatorio 7

e diretta streaming: https://video.unimi.it/lecturec/antonio-porta-poeta-intellettuale-editore-1935-2025/

​L’ARCHIVIO ANTONIO PORTA AD APICE

Il Fondo Porta è stato acquisito da Apice nel 2003 ed è formato dalla biblioteca e dall’archivio.

La biblioteca personale del poeta è costituita di circa 4.500 volumi di letteratura e di poesia, italiana e straniera. Comprende la raccolta completa degli scritti dell’autore e una ricca collezione di riviste, tra cui rari periodici internazionali di poesia e di arte d’avanguardia.
L’archivio è composto di una nutrita raccolta di carte preparatorie, prime stesure e versioni mano-dattiloscritte con varianti e correzioni, delle principali opere dello scrittore: le testimonianze più significative riguardano le raccolte poetiche degli anni ’80. Sono inoltre custoditi materiali preparatori di romanzi, racconti, testi teatrali, articoli giornalistici, saggi pubblicati in rivista e interventi a convegni.
Notevole è anche la sezione dell’epistolario, che copre un arco di tempo che va dalla fine degli anni ’50 fino alla fine degli ’80. Tra i corrispondenti più assidui troviamo gli altri membri del “Gruppo ’63” e della neoavanguardia (Renato Barilli, Michele Perriera, John Picchione, Paolo Ruffilli, Adriano Spatola, per citarne alcuni). Completano l’archivio una raccolta di tutti gli scritti pubblicati da Porta e una vasta rassegna stampa delle recensioni dedicate al poeta, insieme a materiale iconografico, come alcuni manifesti per la messa in scena delle sue opere teatrali e una raccolta delle opere originali di poesia visiva.


Scopri di più da GazzettadiMilano.it

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.