Ferragosto, l’arte chiama, il Paese risponde

«Ferragosto dimostra che quando l’Italia apre le porte dell’Arte, il Paese risponde. Quasi mezzo milione di ingressi nei luoghi della cultura statali nel ponte e oltre 161 mila solo il 15 agosto sono numeri importanti. Ma i picchi servono a poco se restano episodi: trasformiamoli in una politica stabile. Propongo un Piano Musei d’Estate: orari estesi serali e notturni nei periodi di alta stagione, programmazione unificata delle mostre, e biglietti intelligenti (famiglie, giovani, residenti, multi-sito) per stimolare visite iterative e non mordi-e-fuggi» – dichiara Luca Sforzini, esperto d’arte, imprenditore culturale, proprietario del Castello di Castellar Ponzano e fondatore del movimento Rinascimento.

Sforzini incalza: «Basta musei usati come scenografia per il turismo di massa. Serve qualità: curatori e mediatori culturali in prima linea, narrazioni solide, strumenti digitali per l’orientamento e la prenotazione, e una filiera professionale che premi la competenza. Se l’Italia vuole il turismo di qualità, deve offrire cultura di qualità, non code e souvenir».

Tre proposte operative:

Orari Estesi Coordinati (giugno–settembre): aperture serali sinergiche tra poli della stessa area, per distribuire i flussi e creare “circuiti d’autore”.

Biglietto Intelligente: carnet multi-sito, sconti residenti e under-30, bundle museo+trasporti/local card, e dynamic pricing con tetti anti-speculazione.

Front-line di competenze: più curatori, storici dell’arte, archeologi e mediatori in sala; programmi di formazione continua; valutazione d’impatto sui pubblici (scuole, famiglie, neofiti).

«La cultura non è un selfie: è un incontro tra opere e persone. L’Italia ha il dovere – e il vantaggio competitivo – di guidare questo incontro con serietà, bellezza e misura», conclude Sforzini.


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