Evgenia Buravleva porta le sue Stagioni russe a Milano

Consigliere dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia Valentina Sokolova, storico dell’arte e curatrice della mostra Anna Vyazemzeva, Evgenia Buravleva, Paolo Galli direttore della Galleria Rubin e curatore

a cura di Giselle Garcia Fainelli

La Galleria Rubin ha inaugurato giovedì 13 novembre 2025 la prima mostra personale in Italia della pittrice russa Evgenia Buravleva, intitolata Stagioni russe. L’evento, curato da Anna Vyazemtseva e Paolo Galli, e organizzato da Inga Santa Maria, ha visto la partecipazione dell’artista e ha richiamato un pubblico attento e curioso, desideroso di scoprire la sua interpretazione contemporanea del paesaggio.

La poetica della luce e della natura

Le opere esposte – oli su tela e disegni a matita colorata – nascono dai viaggi recenti di Buravleva attraverso i territori della Russia. Nei suoi quadri la natura appare in tutta la sua mutevolezza: i contrasti tra neve e fango, i tramonti invernali intensi e freddi, i prati estivi che si fondono con il cielo azzurro. La luce, elemento centrale della tradizione pittorica russa sin dal Settecento, diventa anche per Buravleva un linguaggio espressivo, arricchito dalle esperienze di residenza artistica in Nord Europa, Inghilterra e Italia.

Un titolo che evoca ciclicità e memoria

Il titolo Stagioni russe richiama il ritmo perpetuo della natura, ma anche le celebri Saison russe di Sergej Diaghilev, che all’inizio del Novecento portarono le avanguardie russe a influenzare profondamente la scena artistica occidentale. In questo dialogo tra passato e presente, Buravleva invita lo spettatore a ritrovare sé stesso nei paesaggi lontani, trasformando il genere tradizionale del paesaggio in una riflessione contemporanea sulla memoria e sull’identità.

Tradizione e tecnologia

Accanto alla pittura e al disegno, l’artista utilizza fotografia e video per fissare gli stati fugaci della natura, creando un ponte tra tecniche tradizionali e strumenti digitali. Le sue immagini di campagne fangose, boschi innevati e campi sterminati diventano così un amalgama di mito, cultura e sensibilità personale.

Informazioni

La mostra resterà aperta fino al 6 dicembre 2025, dal martedì al sabato, dalle 15:00 alle 19:30, presso la sede della Galleria Rubin in Via Santa Marta 10, Milano.


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