Bookcity in Statale, due incontri mercoledì 12

Anche per il 2025 l’Università Statale di Milano partecipa a BookCity, la manifestazione promossa dal Comune di Milano, dall’Associazione BookCity Milano e dall’Associazione Italiana Editori per valorizzare il libro e la lettura come strumenti di conoscenza e partecipazione.

Partecipazione libera con registrazione.

PERCHÈ IL GIORNALISMO HA UN FUTURO

 

Mercoledì 12 novembre – ore 16

Aula T8 | Polo di Mediazione linguistica e culturale

piazza Indro Montanelli, 1 – Sesto San Giovanni

 

Quattro giornalisti ai vertici dei media italiani dialogano sui cambiamenti in corso e indicano le strade possibili per tenere vivo il mondo dell’editoria. Partecipano Mario CalabresiTiziana FerrarioAgnese Pini e Venanzio Postiglione in qualità di moderatore. L’incontro si apre con i saluti istituzionali della rettrice Marina Brambilla, Marco Castellari, direttore del dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni e di Nicoletta Vallorani, docente di Letteratura inglese della Statale.
Che futuro ha la professione di giornalista? I valori del mestiere sono sempre gli stessi? Come è cambiato, anche in termini pratici, il lavoro nell’era digitale? Le scuole e i corsi di giornalismo sono una risposta alle nuove sfide?

 

SPIRITUALITÀ, ARTE E INFINITO

 

Mercoledì 12 novembre – ore 18

Aula Magna | Università degli Studi di Milano

via Festa del Perdono, 7 – Milano

Presentazione del libro “Spiritualità” (Marsilio, 2025) di Michelangelo Pistoletto e Antonio Spadaro, a cura di Francesco Monico.

​All’incontro, aperto dai saluti istituzionali della rettrice Marina Brambilla, partecipano gli autori.

 

Un viaggio tra arte, pensiero e creatività per immaginare un futuro migliore in compagnia di un maestro dell’arte contemporanea, creatore di simboli e forme, e un gesuita, esegeta rinomato e appassionato d’arte, intrecciano un dialogo vertiginoso.
Le parole di Michelangelo Pistoletto e padre Antonio Spadaro non si limitano a incontrarsi: si rincorrono, si sfidano, costruendo un percorso imprevedibile che esplora l’essenza stessa dell’umano. Al centro di questa conversazione, nata negli anni e maturata come una sinfonia, emergono i temi della spiritualità intesa come “fermentazione”, architettura del pensiero, desiderio di un aldilà e di un senso, necessità di costruire una pace che abiti il mondo. L’arte, allo stesso tempo, estende direttamente il suo rapporto con l’intero complesso della società, portando la spiritualità a ritrovare pienamente il suo ruolo.


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