San Siro, già domani delibera in Consiglio. Inter e Milan affidano il progetto

Dopo che la giunta ha approvato la delibera per la cessione di San Siro e delle aree limitrofe a Milan Inter, c’è grande attesa per il passaggio in Consiglio Comunale. Come riferisce il sito del Comune di Milano, la Presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi ha convocato due riunioni per discutere del tema della vendita del Meazza, entrambe in presenza presso l’Aula consiliare di Palazzo Marino: una giovedì 25 settembre 2025 dalle ore 16,30 fino alle 20,30 e una lunedì 29 settembre 2025 dalle ore 16,30 fino alla votazione della proposta di deliberazione N/1323-2025. 

Questo l’ordine del giorno della riunione di giovedì 25 settembre: “Approvazione degli elementi essenziali per la compravendita del compendio immobiliare comprensivo dello Stadio “Giuseppe Meazza”, qualificato, nell’ambito del vigente Piano di Governo del Territorio, quale “Grande Funzione Urbana San Siro”, a seguito della proposta presentata da A.C. MILAN S.P.A. e F.C. INTERNAZIONALE MILANO S.P.A, ai sensi dell’art. 4, comma 13, del D. LGS. 28 febbraio 2021 N. 38 (”Legge Stadi ”). Attività Conseguenti.- DIREZIONE GENERALE (N/1323- 2025 circ, 322)”.

Durante la seduta di lunedì 29 settembre 2025 si proseguirà la discussione e soprattutto ci sarà la votazione per scoprire se la delibera per la cessione di San Siro e delle aree limitrofe a Milan e Inter verrà o meno approvata anche dal Consiglio Comunale.

AC Milan e FC Internazionale Milano comunicano di aver siglato un accordo con gli studi di architettura Foster + Partners e MANICA, guidati rispettivamente da Lord Norman Foster e David Manica. In caso di approvazione della delibera per la vendita della Grande Funzione Urbana San Siro da parte del Consiglio Comunale di Milano, i due studi sarebbero responsabili della progettazione del nuovo stadio di Milano.

Il nuovo impianto, inserito in un progetto di rigenerazione urbana di circa 281mila mq, nel segno di innovazione e sostenibilità, avrà una capienza di 71.500 posti e offrirà un’atmosfera senza eguali, strutturandosi su due grandi anelli con un’inclinazione studiata per garantire agli spettatori una visibilità ottimale da ogni settore. Sarà inoltre conforme ai più elevati criteri di accessibilità, assicurando un’offerta di esperienze dedicate a tutti i tifosi e la disponibilità di settori a prezzi accessibili.

Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha commentato così la questione del futuro di San Siro alla Gazzetta dello Sport: “La posta in gioco è il futuro del calcio milanese, anche di quali finali di coppa si svolgeranno a Milano. Non capisco chi si possa opporre a un progetto che rilancerebbe il futuro del calcio a Milano. Non è questione di politica, in questa storia perdiamo tutti”.

Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha parlato a SportMediaset nel pre partita di Milan-Lecce di Coppa Italia. Le sue parole:

Sul nuovo Stadio:

“È un tema di cui mi occupo da molti anni, almeno 4-5 anni. Mi sembra che siamo in dirittura d’arrivo e sono fiducioso che arriveremo alla meta. Sono fiducioso perché alla fine abbiamo bisogno di un nuovo stadio per il Milan, per l’Inter, per Milano, per le competizioni internazionali e non riesco ad immaginare che Milano non abbia uno stadio dove possiamo avere le coppe, possiamo avere le nazionali e tutto quello che ci viene richiesto dalla UEFA, oltre naturalmente al Milan e all’Inter”.

Oggi avete comunicato la scelta degli studi:

“Naturalmente io ho sempre detto che voglio fare a Milano lo stadio più bello d’Europa e lo ripeto anche oggi. Vogliamo avere uno stadio stupendo e abbiamo scelto il meglio dell’architettura internazionale. Foster e Manica sono dei grandi architetti, Foster probabilmente è la stella dell’architettura mondiale, e si sono già cimentati negli stadi. Foster è il responsabile del nuovo Wembley, tempio del calcio, dopo aver abbattuto il vecchio Wembley e averne fatto un meraviglioso stadio. Vogliamo qui fare la stessa cosa. Grande ottimismo e grande fiducia nella politica, sarà il Consiglio Comunale che dovrà varare l’operazione nei prossimi giorni”.

Nelle scorse ore, anche il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta era stato piuttosto chiaro: “Assisto a uno scenario un po’ imbarazzante, da uomo di calcio. Non abbiamo i criteri per organizzare la finale di Champions e San Siro non è tra gli stadi indicati per Euro 2032. Questo perché è nato un dibattito dove sono intervenuti anche politici di 30 anni fa, molto conservativi e non innovativi, che non capiscono che Milano è una delle città più belle del mondo dal punto di vista socio-economico-culturale. Inter e Milan rappresentano due eccellenze e hanno necessità di avere uno stadio nuovo. Se non si risolvesse la questione, le due società dovrebbero andare altrove e la cosa non farebbe bene a Milano. San Siro va rispettato ma è una struttura fatiscente, che ha bisogno di manutenzione continua. Wembley è stato abbattuto e ricostruito, anche qui c’è un’esigenza forte di fare la stessa cosa. In Europa, negli ultimi dieci anni, sono stati costruiti 153 nuovi stadi, in Italia ne sono stati appena ristrutturati 3. Si tratta di un investimento fatto da privati delle due società. Non verranno spesi soldi pubblici, neanche un euro”.


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