I pro-pal scatenano la guerriglia, 60 agenti feriti

Scontri a Milano con guerriglia alla stazione Centrale, autostrada bloccata a Bologna, tangenziale invasa dai manifestanti a Roma. In tutta Italia oggi 22 settembre mobilitazione per lo sciopero generale in solidarietà con Gaza e Paese bloccato tra stop a treni, trasporti e scuole. La settimana si è aperta manifestazioni nelle piazze, cortei, studenti in marcia ma anche porti, autostrade e tangenziali bloccate, sit in sull’A1 per “lottare al fianco della Palestina” e supportare la missione della Global Sumud Flotilla, in viaggio verso la Striscia. La premier Giorgia Meloni: “Indegne le immagini che arrivano da Milano”.

Guerriglia urbana a Milano. Sono una sessantina i rappresentanti delle forze dell’ordine feriti negli scontri con i manifestanti pro Palestina. Ventitré – a quanto si apprende – quelli che hanno già avuto un referto, a cui se ne aggiunge una quarantina ancora in attesa.

Gli scontri sono iniziati all’ingresso della Stazione Centrale, dove la polizia era schierata in tenuta anti-sommossa. I manifestanti hanno usato l’ingresso della metropolitana per accedere alla Stazione e sono stati respinti dalla polizia tra cariche e grida contro gli agenti. Nel grande atrio davanti allo scalo sono stati usati lacrimogeni per far defluire i manifestanti e un gruppo di viaggiatori, tra cui alcuni anziani, sono rimasti bloccati diversi minuti nella Galleria delle Carrozze. I cancelli che affacciano su piazza Duca d’Aosta erano stati chiusi per impedire l’accesso ai manifestanti, così come i portoni a vetro di accesso alla stazione. Lì i viaggiatori si sono posizionati, mostrando il biglietto e chiedendo di poter entrare. “Fateci entrare, è pericoloso”, gridavano, spaventati di restare coinvolti negli scontri. Dopo diversi minuti, usando manganelli e lacrimogeni, le forze dell’ordine hanno respinto i manifestanti in piazza Duca d’Aosta, dove si sono spostati gli scontri prima di finire in via Vittor Pisani, il viale che collega la Stazione Centrale a piazza della Repubblica. I manifestanti hanno lanciato pietre e bottiglie e a sono stati respinti con lacrimogeni e manganellate. In via Vittor Pisani ha preso fuoco il balcone di un appartamento al quarto piano di un palazzo: i vigili del fuoco sono appena arrivati sotto lo stabile, mentre dalla strada si vedono fumo e fiamme.

Per la presenza di un gruppo di manifestanti che hanno tentato di occupare lo scalo la circolazione dei treni è stata sospesa dalle 14.40 fino alle 15.10 di oggi, con molti disagi per chi è in viaggio (i treni ad Alta velocità e gli Intercity, che erano stati garantiti malgrado lo sciopero indetto per oggi, stanno subendo ritardi fino a 120 minuti).

 Sono migliaia le persone che questa mattina, nonostante la pioggia battente, sono scese in piazza a Milano per la Palestina. Il corteo è partito poco dopo le 10 da piazza Cadorna. In testa lo striscione dell’Unione dei sindacati di base, che ha indetto la mobilitazione: “Bloccheremo tutto, fermare il genocidio”. Tantissimi gli studenti che partecipano alla manifestazione. “Come Unione degli Studenti non possiamo accettare che una missione umanitaria come la Global Sumud Flotilla venga attaccata da Israele per evitare che consegni beni di prima necessità ai civili palestinesi. È necessario che l’Occidente e lo Stato italiano condannino il genocidio palestinese e neghino a ogni azienda italiana di intrattenere rapporti commerciali con lo stato israeliano”, afferma Jessica Stefanini, portavoce dell’Unione degli Studenti Milano.

Il corteo è poi giunto in piazza della Repubblica, a poche centinaia di metri dal consolato Usa. “Ci avviciniamo al consolato americano, il consolato complice. Lo Stato che ha le stesse responsabilità di quelle israeliane e sioniste”, hanno urlato gli organizzatori dalla testa del corto, prima di far partire il coro “assassini, assassini” all’angolo tra piazza della Repubblica e via Turati, dove ha sede il consolato. I manifestanti alla testa del corteo hanno quindi dato fuoco a una bandiera americana . Prima un momento di silenzio, in cui è stato fatto sentire il rumore dei droni che sorvolano Gaza. “È ora di alzare il volume”, hanno detto gli organizzatori. Il corteo è poi ripartito in direzione Stazione Centrale. “Gli Stati Uniti hanno enormi responsabilità per tutte le guerre degli ultimi anni”, hanno denunciato i manifestanti.

La premier Giorgia Meloni definisce “indegne” le immagini che arrivano dagli scontri a Milano nel corso della manifestazione pro-Pal. “Sedicenti pro-pal’, sedicenti ‘antifa’, sedicenti ‘pacifisti’ che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine”, scrive sui social la presidente del Consiglio, pubblicando un video.

“Violenze e distruzioni – scrive ancora Meloni – che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti”. “Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”, conclude.

Salvini: “Altro che sciopero”

Anche Matteo Salvini si è espresso sugli scontri di oggi alla Stazione Centrale di Milano. “Immagini impressionanti. Altro che sciopero, questa è violenza: scontri e attacchi alle forze dell’ordine, stazioni prese d’assalto e assediate, sassi sui binari, migliaia di lavoratori bloccati e arrabbiati. Questi sono i ‘pacifisti’ di sinistra”, ha scritto su X il vicepremier.

Tajani: “Non è con la violenza che si aiutano palestinesi”

“Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese. Comportamenti gravi che creano anche un danno all’economia, con i turisti in fuga”, denuncia in un post su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall’articolo 40 della Costituzione. Solidarietà alle forze dell’ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza – afferma Tajani – Io sono a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Qui il governo è al lavoro per aiutare il popolo palestinese e costruire la pace in Medio Oriente”.

Renzi: “A Milano teppisti, chi a sinistra giustifica fa regalo a governo”

“Chi ha assaltato la stazione di Milano e chi ha seminato paura e distruzione in Italia non è un manifestante: è un teppista”, scrive su X Matteo Renzi, leader e senatore di Italia viva. “E distrugge i buoni propositi di tanti scesi in piazza pacificamente per passione civile. E quella minoranza della sinistra che giustifica questa gente fa il più grande regalo al governo. I bambini di Gaza – continua Renzi – non si aiutano seminando il panico tra i pendolari milanesi e tra i lavoratori bloccati nel traffico, ma con le proposte politiche come quelle della Lega Araba e di Blair. Solidarietà alle forze dell’ordine e ai cittadini colpiti dalle violenze”.