Leoncavallo, in corso sgombero

E’ in corso, a Milano, lo sfratto del centro sociale Leoncavallo.

Sul posto sono presenti gli agenti della polizia di Milano, a supporto dell’ufficiale giudiziario per lo svolgimento delle operazioni di sgombero.

Lo sfratto era stato inizialmente notificato per il 9 settembre prossimo, tuttavia si è deciso di anticipare i tempi e l’intervento è scattato dalle 9 di questa mattina.

“Nel corso della giornata di oggi gli agenti della questura di Milano saranno impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza e di vigilanza dell’area circostante.”Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!”, scrive su X Matteo Salvini.

«In uno Stato di diritto non possono esistere zone franche o aree sottratte alla legalità”. Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni dopo lo sgombero del Leoncavallo a Milano. «Le occupazioni abusive – aggiunge – sono un danno per la sicurezza, per i cittadini e per le comunità che rispettano le regole. Il Governo continuerà a far sì che la legge venga rispettata, sempre e ovunque: è la condizione essenziale per difendere i diritti di tutti».

“Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent’anni quell’immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell’occupazione. Oggi finalmente viene ristabilita la legalità. Il governo ha una linea chiara: tolleranza zero verso le occupazioni abusive. Dall’inizio del nostro mandato sono già stati sgomberati quasi 4.000 immobili, tra alloggi di edilizia residenziale pubblica ed edifici di particolare rilievo. Lo sgombero del Leoncavallo è solo un altro passo di una strategia costante e determinata che porteremo ancora avanti”, afferma il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Occupato abusivamente dall’Associazione mamme antifasciste del Leoncavallo, al termine delle operazioni l’immobile è stato riconsegnato per la sua messa in sicurezza alla proprietà, la società ‘L’Orologio s.r.l.’. Per l’occupazione, avvenuta nel settembre 1994, l’autorità giudiziaria aveva da tempo condannato gli occupanti. Dal 2005 vi sono stati numerosi tentativi di accesso da parte dell’Ufficiale Giudiziario, risultati infruttuosi. “Al riguardo – si legge in una nota della Prefettura di Milano – la società proprietaria aveva promosso anche un’azione risarcitoria per il danno subito dal ritardo nell’esecuzione dell’ordine giudiziario di rilascio dell’immobile occupato e da ultimo la Corte di Appello di Milano – Seconda Sezione Civile, con sentenza resa il 29 ottobre 2024, aveva condannato il Ministero dell’Interno al risarcimento del danno a favore della società proprietaria, nella misura di 3.309.150,00 euro (303.915,00 euro all’anno per gli ultimi dieci anni), nonché alle spese e agli interessi legali. L’esecuzione dello sgombero consentirà anche di evitare ulteriori azioni risarcitorie nei confronti dello Stato”.