Urbanistica, terremoto giudiziario, chiesto arresto assessore Tancredi

La Procura di Milano ha chiesto sei arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana di Palazzo Marino, in uno dei filoni dell’inchiesta sulla gestione dell’urbanistica.

Per Tancredi e un imprenditore i domiciliari, mentre per gli altri del carcere.

Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso.

La richiesta di sei arresti e di una ventina di acquisizioni e perquisizioni nel campo dell’urbanistica è legata – si legge nella nota della Procura di Milano – a un “fenomeno legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia” che ha assunto “dimensioni di rilievo notevolissimo”, tant’è che le indagini, coordinate dalla Procura ed eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano, “hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e all’adozione di misure cautelari personali” si legge nel comunicato della procura guidata da Marcello Viola.

Nel nuovo filone dell’inchiesta della Gdf sulla gestione urbanistica la Procura di Milano ha chiesto anche la custodia cautelare ai domiciliari per Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, in campo in progetti immobiliari importanti che stanno cambiando negli ultimi anni lo skyline della città, come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per le palazzine del Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi, in zona Porta Garibaldi-piazza Gae Aulenti. A Catella gli investigatori hanno notificato l’atto mentre stava per partire in aereo per un viaggio programmato. A suo carico sono state svolte perquisizioni.

Gli altri arrestati sono il costruttore Andrea Bezziccheri (Gruppo Bluestone) e due architetti membri della Commissione Paesaggio (lo scorso marzo è finito agli arresti domiciliari Giovanni Oggioni, architetto ed ex vicepresidente della commissione Paesaggio di Palazzo Marino, ritenuto il presunto “grande manovratore” di un “sistema” di “speculazione edilizia selvaggia” a favore degli interessi dei costruttori, ndr)

Risulta indagato anche Stefano Boeri, l’archistar noto in tutto il mondo per il Bosco Verticale, nella nuova tranche dell’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sulla gestione urbanistica di Milano.

E’ indagato senza richiesta di custodia cautelare e a suo carico sono state eseguite perquisizioni.

Tra i progetti al centro del nuovo filone di indagini ci sarebbe anche la riqualificazione del Pirellino.

Boeri è imputato in altri due procedimenti a Milano: per turbativa d’asta e false dichiarazioni per il caso della Biblioteca europea di informazione e cultura e per abuso edilizio sul progetto Bosconavigli.

Nella nuova indagine della Procura di Milano sulla gestione urbanistica della città, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sta effettuando anche acquisizioni di documenti, con un ordine di esibizione, negli uffici del Comune, oltre ad una serie di perquisizioni anche a carico di alcuni funzionari.

Le perquisizioni, da quanto si è saputo, hanno riguardato anche l’abitazione e l’ufficio dell’assessore Giancarlo Tancredi, per il quale i pm chiedono gli arresti domiciliari anche per l’ipotesi di corruzione.