Nato in una famiglia di imprenditori agricoli, ha iniziato il suo viaggio nel settore agroalimentare fin da giovanissimo, lavorando nell’azienda di famiglia.
Questa esperienza gli ha permesso di comprendere a fondo la filiera produttiva, spingendolo a eccellere nel mondo della ristorazione come maître di sala e, infine, a diventare un ambasciatore delle eccellenze enogastronomiche italiane nel mondo.
La sua carriera è caratterizzata da una visione che abbraccia le radici culturali pugliesi e le porta sul palcoscenico internazionale.
Tra le sue esperienze più significative, spicca la partecipazione al Chefs World Summit 2019 di Montecarlo, dove ha presentato prodotti tipici della sua terra, conquistando il consenso dei grandi chef internazionali.
Oltre alla ristorazione, Di Molfetta si dedica alla consulenza per aziende agricole, promuovendo l’agricoltura biologica e facilitando l’internazionalizzazione delle piccole imprese.
Ha avviato collaborazioni in diversi paesi, tra cui Trinidad e Tobago, Svizzera, Ucraina, Lituania e Brasile, promuovendo lo scambio culturale e commerciale.
Un progetto di rilievo è la creazione di una linea di pasticceria italo-caraibica, che fonde ingredienti italiani con quelli locali, come frutta esotica, cacao e caffè.
É attivamente coinvolto in diverse associazioni, come l’International Maîtres Association Hotel e Puglia Swiss, che favoriscono gli scambi tra la Puglia e la Svizzera.
È anche Consigliere dell’associazione Social Future Project, che si dedica alla promozione della pace e della solidarietà sociale.
Nel suo ruolo di promotore del Made in Italy, ha ideato progetti innovativi come quello in California, dove ha collaborato con il Visionarium Shop, un wine bar e spazio espositivo per aziende italiane, creando nuove opportunità per le piccole imprese italiane.
Con l’obiettivo di organizzare la Next Expo 2025 a Los Angeles, Di Molfetta continua a promuovere le eccellenze italiane nel mondo.
Il suo percorso dimostra che il successo deriva dall’unione di profonde radici territoriali con una visione globale, facendo di lui un punto di riferimento per la cultura enogastronomica italiana nel mondo.