Champions, disastro Milan

La Dinamo Zagabria ha sconfitto il Milan 2-1 in una partita valida per l’ultima giornata della fase a gironi della Champions League.

I gol della Dinamo sono stati segnati da Baturina e Pjaca, mentre il Milan ha risposto con un gol di Pulisic.

Durante la partita, Musah è stato espulso per doppia ammonizione rimediata in pochi minuti.

La Dinamo Zagabria parte meglio rispetto alla squadra di Conceicao: più arrembante, intensa, aggressiva. Per sbloccare la partita serve però un regalo del Milan: al 19′ Gabbia inciampa sul pallone da ultimo uomo e spalanca la via verso la porta a Baturina. Per il classe 2003 è un gioco da ragazzi trafiggere Maignan col piattone e insaccare l’1-0. I rossoneri accusano il colpo e, pur intessendo qualche buona manovra, non riescono a tramutare la rabbia e la delusione in una vera e propria reazione organizzata. A peggiorare tutto ci pensa Musah che prima viene ammonito per comportamento scorretto al 31′ e poi, otto minuti più tardi, si prende il secondo giallo per una trattenuta a dir poco evidente su Misic.

Subito dopo aver preso il 2-0, poi annullato per un evidente tocco di mano di Baturina, i rossoneri ripristinano l’equilibrio: conclusione non irresistibile di Pulisic ed errore di Nevistic, che si lascia sorprendere sul suo palo al 53′. La “festa” dura però appena sette minuti, perché al 60′ Pjaca si fa largo in area di rigore e trafigge Maignan con un gran sinistro a incrociare. Tutto potrebbe nuovamente riaprirsi quando Leao viene atterrato in area da Nevistic al 63′, ma il signor Letexier prima concede il rigore e poi, consultato il VAR, lo revoca per un precedente fallo del portoghese ai danni di Mmaee. Le speranze di rimonta di Conceicao e i suoi finiscono qui, neanche gli ingressi nel finale di Abraham e Okafor riescono infatti a scardinare la linea difensiva di mister Cannavaro. Niente accesso diretto agli ottavi di finale, il Diavolo dovrà passare dai preliminari.

Sergio Conceiçao ha parlato a Sky Sport al termine della sconfitta deludente contro la Dinamo Zagabria. Queste le sue parole:

Che Milan è stato oggi?

“Tutte le incidenze della partita sono state contro di noi. Nel primo tempo ci è mancata la base del calcio: il calcio è fatto di duelli offensivi e difensivi e di aggressività. Siamo stati così per 20-25 minuti, siamo arrivati poche volte negli ultimi 30 metri. Poi un errore individuale possiamo capirlo, non è un problema. Ma per altro dobbiamo fare così. Poi l’espulsione ha complicato tutto. Quando abbiamo fatto il gol abbiamo cercato anche di vincere e ancora per un errore individuale abbiamo preso il secondo gol. A questo livello qua le partite sono di alto livello, noi dobbiamo rimanere pronti e ad alti livelli”.

Come si allena l’aggressività?

“Dipende dall’orgoglio di ognuno di noi, dall’obiettivo di ognuno per la propria carriera. Poi parliamo di tattica, di sistema di gioco e altre cose. Non ti sto dicendo una novità, dovevamo entrare più forti, più aggressivi nei duelli. Nel secondo tempo mi è piaciuto di più perché abbiamo cercato di vincere, ma non ci siamo riusciti. Ora dobbiamo pensare alla prossima e cambiare questa ambiente. Abbiamo ancora tutto davanti a noi”.

Le difficoltà:

“Io avevo oggi 17 giocatori. Ho messo Tomori terzino destro, avevo 2-3 giovani in panchina, qualcuno non è iscritto, qualcuno è infortuno. Non ho parlato di questo, del campo e né di arbitraggio, che non è al livello della Champions League. Ma non ho parlato di questo perché non mi va”.