Monza sconfitto a Lecce, Nesta a rischio esonero?

Vittoria fondamentale per il Lecce, che si aggiudica lo scontro salvezza contro il Monza, nel lunch match della 16esima giornata di Serie A. I salentini si impongono 2-1 grazie ai gol, tutti nel primo tempo, di Tete Morente e Nikola Krstovic, che in precedenza aveva sbagliato anche un calcio di rigore.

Nel mezzo il clamoroso autogol di Patrick Dorgu. Con questo successo la squadra di Giampaolo sale a 16 punti in classifica, mentre quella di Nesta rimane in penultima posizione a quota 16.

Bastano tre minuti al Lecce per trovare il gol del vantaggio. Berisha lancia il profondità Tete Morente, che solo davanti a Turati firma il suo primo gol in Serie A. Al 13′ la situazione rischia di aggravarsi per il Monza: Dorgu sfonda sulla sinistra e si procura un calcio di rigore, ma Krstovic si fa ipnotizzare dal portiere avversario, che para e tiene in vita i suoi. I brianzoli reagiscono e hanno due grandi occasioni per pareggiare, ma confermano i propri problemi in zona gol: prima Dani Mota si divora una chance da centro area, poi Maldini non trova la porta in spaccata. La squadra di Nesta continua a crescere e al 38′ trova il pari con un clamoroso autogol: Dorgu prova a servire Falcone con un retropassaggio di testa, ma non si accorge dell’uscita del suo portiere, che vede il pallone rotolare in porta. Il Lecce reagisce e al 45′ torna in vantaggio: Pierotti serve Krstovic in area che questa volta batte Turati in girata e firma il 2-1 con cui si chiude il primo tempo.

Il Monza comincia determinato il secondo tempo. Maldini inventa per Bianco, che batte Falcone ma la rete viene annullata per fuorigioco. La pressione dei brianzoli è totale: Kyriakopoulos non trova la porta da fuori area, mentre al 62′ Mariani assegna calcio di rigore per tocco di mano di Guilbert in area, annullato poi dal Var. Il Monza non si scoraggia e continua ad attaccare, ma Mota calcia alto da buona posizione. Nel finale Maldini ha un’altra occasione, ma il suo destro si spegne sul fondo. Termina quindi 2-1.

Nesta, come commenta la gara?
“Siamo andati sotto subito e poi hanno sbagliato il rigore. Ci hanno fatto il regalo con l’autogol e poi siamo ricaduti. Oggi è stato un passo indietro importante, siamo stati inferiori. Abbiamo traballato un po’, dobbiamo ritrovare compattezza e solidità. Non dobbiamo spaventarci, la classifica è quella che è e i giocatori iniziano a sentirla. Non dobbiamo andare nel panico, per come giochiamo noi non possiamo essere frenetici. I tifosi ci sono sempre stati vicino, il club ci ha sempre sostenuto. Ad inizio gara il Lecce non ha fatto chissà cosa a livello di veemenza, abbiamo preso gol con un lancio da 60 metri dove abbiamo sbagliato noi”.

Cosa si rimprovera?
“Mi rimprovero tante cose, ho le mie colpe. In settimana ho visto la squadra bene, non mi aspettavo di vedere l’approccio di oggi. Mi fa piacere che nonostante la classifica mi tengano a lavorare qua. Vivo questo mestiere in funzione dei risultati. Se resto qui devo fare di tutto per cambiare la situazione”.

Nonostante la sconfitta di Lecce, la società avrebbe deciso di confermare Nesta sulla panchina biancorossa, ma la fiducia di Galliani è a tempo. Decisiva potrebbe essere già la prossima sfida di campionato, quando il Monza ospiterà la Juventus, ma soprattutto la trasferta di Parma, in programma il 28 dicembre.

In caso di esonero sono quattro i principali candidati a raccogliere l’eredità di Nesta. Il primo nome della lista è Andrea Pirlo, pupillo di Galliani reduce dall’esperienza non positiva sulla panchina della Sampdoria. Poi c’è un altro campione del Mondo, Fabio Cannavaro che, subentrato in corsa, è riuscito a salvare l’Udinese all’ultima giornata nella scorsa stagione. Un profilo che piace molto a Galliani è quello di Paulo Sousa, così come Aurelio Andreazzoli.