Intesa Sanpaolo: a Milano il Roadshow per internazionalizzazione PMI focus Albania, Croazia, Serbia e Slovenia

Intesa Sanpaolo ha presentato alle imprese delle province di Milano, Monza e Brianza
le opportunità di sviluppo internazionale.

La Banca, grazie alle sinergie tra la Divisione International Subsidiary Banks (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori, ha realizzato un programma dedicato al potenziamento del business cross-border delle midcorporate che operano nei 12 Paesi serviti dalle banche commerciali del Gruppo in Centro e Sud-Est Europa e Nord Africa.

Il programma ha l’obiettivo di rafforzare il posizionamento di Intesa Sanpaolo come banca di riferimento e partner a lungo termine per le imprese, valorizzando le sinergie infragruppo a favore delle PMI.

Con il 2024 il programma si estende ad Albania, Croazia, Serbia e Slovenia per proseguire, in seguito, ad altri mercati nei quali sono presenti complessivamente oltre 2.000 gruppi industriali italiani con proprie sussidiarie nei Paesi del perimetro della rete estera ISBD.

Lo scorso anno è stato attuato con successo nei mercati di Slovacchia (attraverso VUB Banka), Romania (Intesa Sanpaolo Bank) e Ungheria (CIB Bank).

Durante l’incontro sono state illustrate alle imprese clienti della Direzione Regionale Milano, Monza e Brianza le linee di finanziamento e l’offerta di prodotti e servizi dedicati all’internazionalizzazione, andando a coinvolgere Intesa Sanpaolo Bank in Albania, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, insieme alle Direzioni Regionali della Banca dei Territori e alla Direzione Agribusiness.

“Le PMI milanesi e di Monza Brianza, per mantenere la competitività, continuano a puntare ai mercati internazionali, forti di una produzione rivolta alla sostenibilità e all’alta qualità – commenta Pierluigi Monceri, direttore regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo -. La rete internazionale di Intesa Sanpaolo assicura alle aziende nostre clienti un’opportunità di sviluppo del business attraverso il supporto specialistico e un affiancamento costante, sia nei Paesi d’interesse che in nuovi mercati. A sostenere le esportazioni c’è inoltre la forte presenza di distretti e filiere: ad oggi, per facilitare l’accesso al credito delle PMI lombarde, abbiamo attivato oltre 200 contratti di filiera che coinvolgono circa 4.200 aziende fornitrici
per un giro d’affari complessivo di oltre 24 miliardi di euro”.

Analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per la Lombardia
Nel 2022 l’interscambio commerciale tra la Lombardia e Albania, Croazia, Serbia e Slovenia ha superato 6,7 miliardi di euro.

Le esportazioni sono state pari a 3,6 miliardi, mentre le importazioni si sono attestate a 3,1
miliardi di euro, per un saldo commerciale positivo di oltre 428 milioni di euro.

Per la provincia di Milano l’interscambio commerciale nel 2022 è stato di 1,9 miliardi di euro, di cui circa 1 di import e 936 milioni di euro di export, per un disavanzo complessivo di 64 milioni.

La Lombardia si colloca al primo posto in Italia per l’export verso Albania, Croazia, Serbia e Slovenia, con una quota sul totale nazionale del 21,5%. L’export lombardo verso questi tre Paesi è così distribuito: 1,5 miliardi verso Slovenia, 1,1 miliardi verso Croazia, 710 milioni verso Serbia e 295 milioni verso Albania.

I principali settori di esportazione della Lombardia verso questi paesi sono: metallurgia (21,6% del totale, per quasi due terzi verso la Slovenia), chimica (13,4%), meccanica (13,4%,).

Per la provincia di Milano, i flussi di export si articolano in 370 milioni verso la Slovenia, seguiti da 278 milioni verso Croazia, 207 milioni verso Serbia e 81 verso Albania. Il principale settore per export è la meccanica, con il 16,3% sul totale (in prevalenza verso Slovenia 35% e a seguire verso Serbia e Croazia); seguono chimica (16,2%) e metallurgia (10,7%, oltre tre quarti verso Slovenia).

La Lombardia si trova invece al secondo posto in Italia per import da Albania, Croazia, Serbia e Slovenia (preceduta dal Veneto), con una quota sul totale nazionale del 21%. Più della metà, pari a 1,8 miliardi provengono dalla Slovenia, circa 765 milioni dalla Croazia, poco più di 336 milioni dalla Serbia e i restanti 241 milioni dall’Albania.

Le importazioni riguardano prevalentemente il settore della metallurgia (16% sul totale, proveniente per oltre il 79% dalla Slovenia), seguito da agro-alimentare e bevande (10,4%), automotive (9,3%, composto quasi completamente da beni provenienti dalla Slovenia) e chimica (8,4%).

Per Milano, oltre 616 milioni provengono dalla Slovenia, 217 dalla Croazia, 115 dalla Serbia e 51 dall’Albania; il principale settore per import è l’automotive (16,2% sul totale, il 94% dalla Slovenia), seguiti da agroalimentare e bevande (9,9%, di cui il 73% dalla Slovenia).

Tra il 2021 e il 2022 le esportazioni lombarde a prezzi correnti verso Albania, Croazia, Serbia e Slovenia hanno registrato una crescita del 18,7%; complessivamente le vendite sono aumentate di circa 562 milioni, attribuibili principalmente alla Croazia (+216 milioni; +24,7%), ma anche gli altri paesi hanno registrato incrementi significativi +17,5% per Serbia, + 16,3% per Slovenia e +13,2% per Albania. A livello settoriale la crescita è stata guidata soprattutto dalla meccanica (+29,2%), dalla chimica (+19,1%) e dalla metallurgia
(+18,2%).

Nei primi nove mesi del 2023 si registra un lieve calo (-2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in linea con quanto accade per l’Italia -1,3%). Ha contribuito soprattutto l’andamento negativo verso la Slovenia (-10,8%) e il lieve calo verso l’Albania (-1,6%), si è mantenuta sostanzialmente stabile la Croazia (+0,7% tendenziale), mentre si è registrata una buona crescita verso la Serbia (+8,1%).

Tra i settori, il calo risulta attribuibile principalmente alla metallurgia (-14,3% pari a 87 milioni di euro, specialmente verso la Slovenia), a seguire chimica (-7,9%) e prodotti in metallo (-9,9%); buona invece la crescita per la meccanica (+9,9%).

Per la provincia di Milano, nel 2022 le esportazioni verso le quattro destinazioni hanno registrato un andamento positivo, complessivamente del +13,4%, che vede una crescita generalizzata verso tutti questi paesi; grazie soprattutto dell’andamento della metallurgia (+33,1%), della meccanica (+27,5%), e della chimica (+18,1%).

Nei primi nove mesi del 2023, il trend è stato di lieve calo -0,9%, la crescita delle vendite
verso la Croazia (+13,9%) non è riuscita a compensare completamente i cali verso gli altri mercati. Il dato è causato prevalentemente dai cali di metallurgia (-23,9%) e meccanica (-8,6%).