Situazione politica in Perù.

Dal 7 dicembre scorso, giorno in cui fu destituito, l’ex presidente Pedro Castillo èin detenzione preventiva decisa dalle autorità giudiziarie, dopo che ha tentato un Colpo di Stato. Il Perù vive continue giornate di protesta in varie regioni del sud e nella capitale, che hanno avuto un bilancio di almeno 58 morti e 1.500 feriti.

Il Consolato Generale del Perù a Milano vuole fare chiarezza su quanto accaduto e quanto sta accadendo.

Avvenimenti politici:

  • Il 7 dicembre 2022 l’allora Presidente Pedro Castillo ha tentato un colpo di Stato in Perù. Il Congresso della Repubblica, nell’esercizio delle sue facoltà costituzionali, ha approvato la destituzione e ha fatto prestare giuramento quale Presidente della Repubblica all’allora Vicepresidente Dina Boluarte, in conformità con la normativa di successione presidenziale;
  • Questi fatti hanno prodotto manifestazioni di protesta in diverse città del Perù da parte di sostenitori dell’ex Presidente Pedro Castillo e di gruppi con altri obiettivi politici, chiedendo le dimissioni della Presidente Dina Boluarte, lo scioglimento del Congresso della Repubblica, la richiesta di un’assemblea costituente e l’immediata convocazione a nuove elezioni presidenziali e legislative;
  • Il Governo della Presidente Boluarte è in attesa della decisione del Congresso della Repubblica sulla riduzione del mandato presidenziale e l’anticipo delle elezioni.

Proteste e stato di emergenza, ordine pubblico e coprifuoco:

  • In alcune manifestazioni si sono verificati fatti violenti in quanto ci sono stati attacchi ai posti di polizia, ad alcune sedi del Ministero Pubblico (Procura) e del potere giudiziario, ad alcuni aeroporti, negozi e abitazioni, a veicoli di trasporto pubblico, ecc. Ci sono indizi affidabili sulla partecipazione, in queste manifestazioni, di gruppi organizzati con il deliberato scopo di produrre violenza e attentare contro la vita dei cittadini e membri delle forze dell’ordine (vedi video in basso);
  • I fatti violenti hanno prodotto sino ad ora un deplorevole bilancio di decessi di 58 persone civili e di un membro della Polizia Nazionale, così come il ferimento di persone civili e di poliziotti;
  • Il Governo del Perù si rammarica profondamente per la perdita di vite umane nel contesto dei fatti di violenza, ognuno dei quali ora è al vaglio delle indagini da parte delle autorità competenti. La Magistratura ha iniziato le indagini preliminari previste dalla legge per stabilire le rispettive responsabilità penali individuali;
  • Al fine di ristabilire l’ordine pubblico per tutelare la vita e l’incolumità fisica della cittadinanza e difendere la proprietà pubblica e privata, e in conformità con i dispositivi costituzionali e legali, il Governo ha dichiarato lo Stato di Emergenza per un periodo di 30 giorni, a partire dal 15 gennaio 2023; così come l’immobilizzazione sociale (“toque de queda”, il coprifuoco) in alcune zone del Paese;

Ambito internazionale, rispetto del diritto internazionale e rapporti con le Nazioni Unite e gli altri paesi:

  • Il Perù, in base alla sua tradizione, è un paese che ha piena osservanza del diritto internazionale e adempie agli obblighi che ne derivano, specialmente con la difesa della democrazia e della promozione e protezione dei diritti umani. Lo Stato peruviano è parte degli organi del Sistema Interamericano e dei Diritti Umani, conformato dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) e la Corte Interamericana dei Diritti Umani (Corte IDH), e del Sistema Universale dei Diritti Umani delle Nazione Unite;
  • Nell’ambito di detto compromesso con la promozione e protezione dei diritti umani e alla luce delle circostanze violente che si sono verificate nel Paese, la Commissione Interamericana dei Diritti Umani, su invito del Governo peruviano, ha realizzato una visita tecnica al Paese tra il 20 e il 22 dicembre 2022 e una seconda visita svoltasi tra l’11 e il 13 gennaio 2023, nella quale hanno partecipato i Commissari Stuardo Ralón (Colombia) e Joel Hernández (Messico), insieme ad un équipe della Segreteria;
  • Ugualmente, nell’ambito del Sistema Universale dei Diritti Umani, anche alla luce di un invito formulato dal Governo, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, signor VolkerTurk, ha inviato in Perù dal 18 al 20 gennaio 2023, come suo Inviato Speciale il signor Christian Salazar, Direttore della Divisione di Operazioni e Cooperazione Tecnica. Inoltre, il 25 gennaio a Ginevra, il Perù è stato esaminato per la quarta volta all’interno del meccanismo dell’Esame Periodico Universale (EPU) del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite;
  • Il Governo del Perù ha concesso e continuerà a concedere tutta la sua collaborazione con le missioni della CIDH e dell’Alto Commissario, rispettivamente, affinché portino avanti le loro attività che comprende viaggi all’interno del Paese ed incontri con alte cariche del Governo, del Potere Giudiziario, del Ministero Pubblico, del Difensore Civico, così come con le organizzazioni della società civile, ecc. Il Governo ha fatto conoscere le azioni che dal Potere Esecutivo sono state adottate al fine di ristabilire l’ordine nel Paese, nel rispetto dei diritti umani e cercando di raggiungere una via politica di consenso, in beneficio di tutti i cittadini peruviani.

Ambito nazionale: altre misure prese dal Governo:

  • Viaggio dei Ministri nelle regioni per l’instaurazione di tavoli di dialogo con la finalità di valutare le possibili modalità di risposta alle richieste più urgenti.
  • Instaurazione di una Commissione Multisettoriale per sostenere i congiunti delle persone decedute così come coloro che hanno subito gravi lesioni durante le mobilitazioni avvenute tra l’8 e il 21 dicembre 2022 e dal 4 gennaio ad oggi.
  • Articolazione dei diversi settori del potere esecutivo per far fronte in maniera coordinata alle mobilitazioni e proteste.
  • Una delegazione di alto livello del Governo si è recata alla regione di Puno il 10 gennaio 2023 per cercare di stabilire canali di dialogo e concertazione con la popolazione.
  • Il Governo si è impegnato ad agevolare la Magistratura nello sviluppo delle indagini rivolte ad identificare e, se necessario, processare e punire I responsabili dei Danni contro la vita e l’integrità delle persone e contro la proprietà pubblica e privata come conseguenza delle proteste e degli atti vandalici avvenuti da dicembre 2022 ad oggi.