Delegazione uzbeka in visita a Venezia: opportunità di collaborazione per le imprese.

Con una crescita media del Pil superiore al 5%, l’Uzbekistan si presenta alle imprese del Nordest per favorire la nascita di nuove collaborazioni.

Opportunità di esportazione, importazione ed investimento congiunto nel Paese asiatico sono stati i temi al centro dell’incoming organizzato da Confindustria Venezia, in collaborazione con l’Ambasciata Uzbeka in Italia e la Camera di Commercio Italia Uzbekistan (CIUZ).

Con 33 milioni di abitanti, l’Uzbekistan è il più popoloso degli Stati ex Urss dell’Asia centrale e presenta un forte tasso di aumento demografico.

Il settore secondario è guidato da metallurgico, automotive, farmaceutico, elettronico, chimico, estrattivo, tessile. Il Paese vanta una significativa attività nel comparto agricolo e punta sullo sviluppo di una moderna industria di trasformazione alimentare.

Quinto produttore mondiale di cotone, intende favorire la trasformazione in loco della materia prima.

L’esportazione di gas naturale, oro e cotone fornisce una quota significativa delle entrate in valuta estera.

Dalle elaborazioni di Unioncamere del Veneto su dati Istat, emerge che nel 2020 l’Italia ha venduto merci nel Paese asiatico per circa 308 milioni di euro, il Veneto per oltre 105 milioni. Venezia la seconda provincia della Regione con un export in forte crescita, passato da 1,6 mln nel 2018 a quasi 18,8 mln nel 2020. Un valore che, sommato agli scambi con la provincia di Rovigo, ha sfiorato i 19,8 milioni di euro.

Macchine per la formatura dei metalli e per impieghi speciali i settori trainanti nel veneziano. Il rodigino, invece, spicca per l’esportazione di prodotti chimici.

L’incoming della delegazione, guidata da S.E. l’Ambasciatore Otabek Akbarov, è iniziato con la visita ad alcune eccellenze del tessuto industriale veneziano: la Bioraffineria di Eni, Superjet International Spa e Tessitura Luigi Bevilacqua.

Successivamente, nel corso di un business forum, sono stati illustrati i programmi di sviluppo dell’Uzbekistan, con l’obiettivo di creare un clima favorevole agli investimenti. Sono state, inoltre, presentate le opportunità per le imprese italiane, attraverso le testimonianze di
aziende che hanno creduto nel Paese asiatico raggiungendo importanti traguardi.

Dario Giordano Licensing Manager di Versalis ha spiegato come la società chimica di Eni, nel febbraio scorso, abbia concesso in licenza la tecnologia proprietaria per un impianto swing di polietilene a bassa densità/etilene vinil acetato (LDPE/EVA) che sarà realizzata nell’ambito di
un nuovo complesso per la produzione di polimeri. La tecnologia LDPE/EVA fa parte del più ampio portafoglio di tecnologie per polimeri offerto da Versalis per la realizzazione di prodotti ad alto valore aggiunto.

Cristiano Nardi Presidente Esecutivo di Pietro Fiorentini Spa ha portato l’esempio della fornitura dall’Italia dei principali componenti di contatori digitali innovativi per la misurazione del gas a favore di un’azienda uzbeka. Quest’ultima, con l’assistenza della Pietro Fiorentini, ha
inaugurato in tempi molto brevi una nuova fabbrica per l’assemblaggio di circa quattro milioni di strumenti di misura destinati al sistema
energetico locale.

Infine Alessandro Martinis di DANIELI & C. Officine Meccaniche S.p.A ha parlato della costruzione chiavi in mano di una moderna acciaieria con laminatoio a caldo ed a freddo, con fornitura di apparecchiature, macchinari ed attrezzature dall’Italia.

Il business forum si è concluso con gli interventi di Amur Djalilov CEO di Khorezm Invest Project (KIP) e di Paolo Pescetto CEO di Red Fish Kapital (RFK). Le due società, che hanno firmato insieme a CIUZ un Memorandum of Under standing (MoU), sono impegnate nella
cooperazione per il finanziamento di progetti in Uzbekistan.

L’ultima tappa della visita della delegazione si è svolta a Palazzo Balbi, dove ha avuto luogo l’incontro con l’Assessore regionale al Territorio e alla Cultura Cristiano Corazzari.

“Il giro d’affari tra Uzbekistan e Italia è in costante crescita – nel 2019 è aumentato del 31,7% raggiungendo i 402,3 milioni di dollari – anche se rimane modesto e lontano dalle potenzialità dei due Paesi. Siamo interessati ad attrarre investimenti, tecnologie e know-how italiani per favorire lo sviluppo dell’Uzbekistan e la creazione di imprese innovative. Il nostro obiettivo è quello di aumentare gli scambi. Conosciamo, del resto, il potenziale economico e culturale di Venezia e della Regione del Veneto nel suo insieme, per questo siamo interessati ad esplorare opportunità di cooperazione reciprocamente vantaggiosa” afferma S.E. l’Ambasciatore Otabek Akbarov.

“La cultura pulsa ed è estremamente vitale in Uzbekistan. In questo Paese, infatti, esiste un importantissimo patrimonio culturale e storico, per esempio nelle antiche città di Buchara (patrimonio mondiale dell’UNESCO) e Samarcanda, ubicate in fertili territori lungo la via della seta. La capitale, Tashkent, è il massimo centro culturale del Paese, sede di università, biblioteche e numerosi musei, tra cui è notevole quello delle Belle Arti. Un Paese, pertanto, che ha diversi punti di contatto e di condivisione con il nostro Veneto, dove la cultura, l’arte, la storia sono elementi distintivi del territorio, riconosciuto a livello mondiale come eccellenza. Il Veneto si colloca tra le regioni italiane con più siti Patrimonio UNESCO: otto a cui si aggiunge la recente proposta del sito di Padova”, commenta l’Assessore regionale al Territorio e alla Cultura, Cristiano Corazzari.

“Il nostro impegno, oggi più che mai, è ispirato ad un modello di impresa capace di coniugare lo sviluppo industriale con la tutela ambientale e sociale. Per questo Venezia si candida a capitale mondiale della sostenibilità. Un percorso virtuoso che intende valorizzare l’eccellenza della nostra tradizione manifatturiera ed il prestigio del made in Venice. In questa direzione va la missione del Politecnico Calzaturiero in Uzbekistan, che si svolgerà a partire dal prossimo autunno. Inserita nel programma europeo Erasmus Plus, intende supportare l’avanzamento
delle capacità tecniche del settore pellame e calzature nel Paese asiatico e lo scambio di buone pratiche” dichiara la Vicepresidente di Confindustria Venezia Gigliola Arreghini.

“L’incontro di oggi ha messo in luce un mercato ed un’economia in forte crescita e lo spiccato interesse del Paese verso l’Italia ed i prodotti Italiani. Questo è emerso dai discorsi del Vice Ministro Vafaev e del Presidente Ikramov, che hanno invitato gli imprenditori a considerare le
condizioni particolarmente attrattive che il Paese offre agli investimenti italiani. L’interesse dell’Uzbekistan è inoltre confermato dalla presenza dell’Ambasciatore Otabek Akbarov, che qui torna a meno di un mese dalla partecipazione alla Biennale.

La Camera Italia Uzbekistan è pronta a supportare gli imprenditori e le società venete interessate a questo promettente mercato” commenta il Presidente della CIUZ Luigi Iperti.