Vi presentiamo il Curvo

E’ stato subito soprannominato “Il Curvo” per l’aspetto che avrebbe avuto una volta completato ed è rimasto questo il nome quasi ufficiale del terzo grattacielo di CityLife Milano.  Viene chiamato anche “la torre Libeskind”, perché a progettarlo è stato proprio l’architetto polacco, tra i maggiori esponenti del decostruttivismo.

 

Skyline Milano 2020

Chi è andato a visitare la nuova zona vitale della città, ha notato che sono già stati costruiti i piani interrati della terza torre, con tutte le massicce fondamenta che dovranno tener su il Curvo, ma i lavori sono già ripresi ed entro il mese di luglio si vedranno i primi dieci/dodici piani. Poi, via via che passeranno i mesi, le strutture saranno sempre più visibili da lontano, man mano che il grattacielo crescerà in altezza. L’opera sarà completata solo entro il 2020.

 

E per allora lo Skyline di Milano sarà ancora più ricco. La torre svetterà nel panorama con i suoi 175 metri di altezza per un totale di 30mila metri quadrati e avrà 28 piani. Sarà il terzo edificio più alto di Milano, superato dalla vicina torre Allianz (242 metri di altezza per 50 piani) e dalla Unicredit tower di Porta Nuova (231 metri).

 

La torre Libeskind, ecco come sarà

Rispetto agli altri edifici, la torre Libeskind si caratterizza per la sua particolare forma incurvata che s’ispira alle curve rinascimentali, reinterpretate qui attraverso un movimento concavo che si sviluppa in elevazione e attraverso la corona posta sulla sommità, entrambi componenti distintivi del progetto. La struttura interna è fatta di calcestruzzo armato e coronata da 20 pilastri perimetrali anch’essi in calcestruzzo ma rivestiti in acciaio. All’interno il progetto è super all’avanguardia: la realizzazione è stata curata nei dettagli, con tutte le ultime novità in termini di edilizia ecosostenibile.  Al piano terra ci sarà una hall di ingresso a tripla altezza, cioè sarà accessibile sia dal livello -1, dove si trovano lo Shopping District e l’uscita della metropolitana M5, sia dal livello superiore della nuova piazza urbana.

 

Nella zona Nord verrà creato un accesso VIP direttamente collegato con gli ascensori. Al livello inferiore, invece, in continuità con lo spazio pubblico, sarà realizzata un’area congressi con tre sale da 50 posti. La zona esterna della lobby verrà, infine, attrezzata con impianti a pavimento affinché possa essere trasformata in area espositiva a servizio del centro congressi o della Torre stessa. Il tutto per un costo di 270-280 milioni di euro.

 

Gli inquilini della nuova torre di Milano

Il nome degli inquilini del “Curvo” c’è già. Si tratta di  PricewaterhouseCoopers (PwC), network internazionale fornitore di servizi di consulenza, che occuperà l’edificio con tremila professionisti e 500 persone dello staff. Resteranno, dunque, vuoti gli spazi che la Pwc occupa attualmente tra cui anche parte dell’edificio del Sole24ore in via Monte Rosa.

 

Con l’apertura della torre entro il 2020 viene ultimato, così, il progetto di CityLife, una delle aree di intervento urbanistico più grandi d’Europa, con un mix bilanciato di servizi privati e pubblici.