vaccino antinfluenzale, Fontana: difficoltà anche per timore inchieste.

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, mentre esce da un incontro presso il Teatro alla Scala, Milano, 04 novembre 2020. ANSA / PAOLO SALMOIRAGO

“Il timore di intraprendere iniziative o decisioni suscettibili del vaglio di legittimità da parte della magistratura paralizza di fatto l’opera dei funzionari di Aria”, la centrale acquisti della Regione Lombardia, “che si rifiutano di acquistare a trattativa privata salvo che il presidente Fontana ottenga l’autorizzazione della procura”.

E’ questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che il governatore lombardo ha scritto, tramite il suo staff legale, ai pm che in estate lo hanno indagato per l’affidamento senza gara di una fornitura di camici, poi trasformata in donazione, alla società del cognato.

In sostanza, secondo la lettera dei legali di Fontana ai magistrati anticipata dal Corriere della Sera, l’attività della centrale d’acquisto è di fatto paralizzata dai timori delle inchieste, al punto da ostacolare la trattativa con una società svizzera per l’acquisto di 350mila dosi di vaccino antinfluenzale, merce tanto rara quanto ricercata anche in Lombardia.

La Regione è in emergenza per il vaccino contro l’influenza, sulla cui mancanza “c’è ampia polemica”, si legge nella lettera ai magistrati dei legali di Fontana, secondo cui “è urgente e vitale assumere le iniziative più efficaci”, in modo che il governatore possa “avvalersi delle prerogative attribuitegli nelle situazioni di emergenza” e, “come soggetto attuatore, acquistare i vaccini a trattativa privata”. Il documento non è una richiesta di “salvacondotto”, concludono i legali, ma una semplice informativa, con cui si comunica ai pm che Fontana si appresta ad assumersi la responsabilità di comprare i vaccini a trattativa privata. (ANSA).