Vaccini, Bertolaso fa il punto: lunedì via alla campagna per i 40enni, oggi completiamo gli ultracentenari, non siamo in ritardo sulla tabella, non ci sarà un vax day.

Guido Bertolaso alla conferenza stampa sulla vaccinazione massiva e il nuovo sistema di prenotazione di Poste Italiane a Palazzo Lombardia a Milano, 1 aprile 2021.ANSA/Mourad Balti Touati

“Abbiamo immaginato di aprire il 20 di maggio ai 40-49 anni. Aprendo il 20 di maggio le prenotazioni possiamo garantire ai primi quarantenni i primi giorni di giugno i primi appuntamenti. Successivamente pensiamo di aprire per la fascia 30-39 anni il 27 di maggio”: lo ha detto Guido Bertolaso, consulente della Regione per la campagna vaccinale in una conferenza stampa a Palazzo Lombardia mostrando le slide con la programmazione delle prossime settimane. Infine, ha aggunto, secondo il programma e in base alle dose dei vaccini “il 2 di giugno apriremo le vaccinazioni all’ultima categoria quella dei ragazzi dai 16 ai 28 anni. In modo che loro possano avere la prima dose prima di andare in vacanza”, ha detto.

“Prima di aprire alla fascia 40-49 anni vogliamo aspettare. Prima vogliamo vaccinare quelle categorie che ne hanno più diritto e si sono già prenotate” ha detto Bertolaso spiegando che dopo l’apertura della fascia 50-59 anni la scorsa domenica-che vede già circa 600 mila prenotazioni – “abbiamo già tutte le agentde di maggio e della prima settimana di giugno piene”. L’ex capo della Protezione Civile ha quindi ribadito che aprire già lunedì 17 maggio le prenotazioni per la fascia 40-49 anni sarebbe possibile “solo nel caso in cui avessimo le agende della delle prime settimane di giugno vuote”. Anticipare l’apertura ha detto ancora “può sembrare una posizione suggestiva e positiva ma può anche nascondere il fatto che alcune realtà di questo Paese non sono in grado di raggiungere i numeri che il generale Figliuolo affida su base quotidiana”. Mentre a noi “aprire ai 40enni lunedì non è che ci risolve nulla, anzi ci crea un problema”.

“Non abbiamo buchi” nelle agende “non abbiamo bisogno di abbassare l’età né di fare i vax day di cui molti parlano come fosse un’idea brillante, ma possono servire anche per camuffare il fatto che non sei in grado di continuare le vaccinazioni in maniera continua e costante”.

Lo ha detto Guido Bertolaso, consulente della Regione per la campagna vaccinale nella conferenza stampa di questo pomeriggio a Palazzo Lombardia, spiegando che la regione aprirà alle prenotazioni della fascia 40-49 anni il 20 maggio. “A noi di fare il vax day non ci passa per l’anticamera del cervello, perché non ne abbiamo bisogno”, ha concluso Bertolaso.

“Oggi terminiamo le vaccinazioni agli ultimi 24 ultracentenari che non erano ancora stati vaccinati, sono state coinvolte tutte le Ats di tutte le province: queste persone sono state raggiunte dalle squadre mediche mobili”: lo ha comunicato Guido Bertolaso consulente della Regione per la campagna vaccinale durante la conferenza stampa a Palazzo Lombardia per il punto sulla campagna vaccinale. “Non abbiamo intenzione di lasciare ogni singolo lombardo privo della vaccinazione”, ha poi aggiunto.

“Al momento non c’è ancora nessuna direttiva dal Ministero della Salute, è la scienza che dovrà dare indicazioni” su un eventuale nuova campagna vaccinale in autunno ma su “input del presidente Fontana e della vice presidente Moratti abbiamo iniziato a pensare come potrebbe essere una campagna vaccinale in autunno che dovrebbe ovviamente essere molto diversa da questa campagna vaccinale massiva. Dobbiamo essere pronti nel momento in cui dovesse accadere qualcosa di nuovo”: lo ha detto Guido Bertolaso, consulente della Regione per la campagna vaccinale rispondendo a una domanda su una eventuale nuova campagna di vaccini in autunno, durante una conferenza stampa a Palazzo Lombardia.

Bertolaso, in particolare, ha illustrato quanto sta accadendo in Italia dal 26 aprile quando il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliulo, ha cominciato a dare alle regioni un ‘compito’ quotidiano, vale a dire un numero preciso di somministrazioni da eseguire. La Lombardia rappresentando il 17% del totale nazionale riceve questa stessa percentuale di vaccini rispetto al totale distribuito in Italia. Dalla stessa data, la Lombardia ha un target di somministrazioni da eseguire ogni giorno pari a 85.000. Numeri che, sostanzialmente, sono sempre stati raggiunti eccetto qualche calo fisiologico in corrispondenza dei week end. Dal 26 aprile al 12 maggio l’Italia ha conseguito l’obiettivo di 7.569.257 somministrazioni a fronte di un target di 7.508.038, con un delta positivo pari a 61.219 somministrazioni, pari all’1%. “Dai numeri diffusi dal ministero – ha osservato Bertolaso – si nota però che il delta riguarda in modo particolare la Lombardia che ha effettuato 163.914 vaccinazioni in più con un delta pari al 12%. Se la Lombardia non avesse lavorato con questo ritmo, il target non sarebbe stato conseguito a livello nazionale”. Mentre per quanto riguarda il rapporto sull’andamento delle vaccinazioni della Lombardia rispetto all’Italia con numeri piuttosto interessanti rispetto alla fascia 60-over 90 anni. Si evince infatti che i non ancora vaccinati della fascia 60-69 in Lombardia sono il 35,4% rispetto al 50% medio in Italia. E ancora in Lombardia l’85,4% degli 80-89enni ha già completato l’intero ciclo vaccinale mentre la media italiana si assesta al 76,5%. (MiaNews)