Tabaccai, Risso (Fit): non siamo contrari al green pass ma non possiamo essere noi a controllarlo.

Nell’atteso DPCM che istituirà le cosiddette attività “Green Pass Free“, negozi dove non sarà necessario presentare la certificazione verde per avere accesso, si tratterà anche della situazione dei tabaccai. Ricordiamo che questo tipo di attività sono state finora considerate essenziali e sono rimaste aperte, in pieno lockdown, anche nelle zone rosse.

“Noi non siamo contro il Green Pass per entrare in tabaccheria, ma la responsabilità del controllo non deve ricadere sui tabaccai. Semplicemente ci deve essere l’obbligo del green pass, ma la responsabilità deve ricadere solo sul cliente. E’ lui che ne risponde se ce l’ha o no quando entra nel nostro esercizio commerciale”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Giovanni Risso, presidente della Federazione Italiana Tabaccai, sulla possibilità che le tabaccherie siano inserite nella lista delle attività commerciali in cui dal 1° febbraio sarà richiesto il green pass.

“Se passa la norma del green pass in tabaccheria, con l’obbligo del controllo da parte dei tabaccai, sarà veramente un problema. Nelle tabaccherie entrano tantissime persone nel corso della giornata, calcoliamo 13 milioni in un giorno. Come faremo con i controlli? I tabaccai raramente hanno dipendenti, al massimo moglie e figli che aiutano. Saremo costretti a ridurre l’entrata delle persone. Speriamo che non passi”.