Stadio, si può evitare la demolizione di San Siro? La proposta di un lettore.

Una veduta esterna stadio Giuseppe Meazza (San Siro) di Milano, in una immagine di archivio. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

dal nostro lettore Antonio Rossi riceviamo e pubblichiamo

Egregia  redazione da come i tifosi rossoneri e nerazzurri hanno riempito Sansiro in  questa prima parte di stagione non si direbbe che questo stadio sia così vetusto e invivibile come vogliono dipingerlo le proprietà di Milan e Inter.Erano  impianti da abbattere gli  stadi dove giocavano la Juventus ,l’Arsenal,l’Atletico di Madrid,in quei casi si poteva parlare di fatiscenza non a sproposito, ci sono ben altri stadi in Italia che meritano la missione  salvifica della ruspe prima del Meazza.

Visto le ultime avvisaglie la battaglia per la demolizione  Meazza si annuncia infuocata con esiti non prevedibili dal momento che il principale alleato nella demolizione del Meazza di Milan e Inter ovvero il sindaco Sala non ha più la maggioranza in Comune all’interno della sua coalizione su questa questione.

Se il  pretesto principale per mandare in pensione il Meazza è la sua incapacità di generare introiti economici per supportare le ambizioni sportive di Milan e Inter, questa insufficienza finanziaria  e’ strutturale ovvero legata all’obsolescenza dell’impianto ,o si tratta solo di una mancanza di competenze di marketing da parte delle due milanesi nello sfruttare in modo migliore lo stadio dove  giocano?

Tanto per cominciare, dal momento che hanno in concessione la gestione  dello stadio da parte del Comune, avrebbero potuto, non potendo intitolare lo stadio ad uno sponsor  per delitto di lesa maestà nei confronti di Giuseppe Meazza a cui intestato lo stadio, sfruttare la caratteristica unica dell’impianto e consentire a degli sponsor di intitolarsi ognuno una delle undici torri che sorreggono il terzo anello, costoro avrebbero personalizzato a loro gusto gli interni di queste rampe d’accesso allo stadio. Molti giudicano la condivisione di uno stadio come un fattore negativo per il suo sfruttamento commerciale,in un certo senso costoro hanno ragione,Milan e Inter ora sono in affitto e non sono loro a decidere gli interventi da operare sulla struttura dello stadio ma una volta divenuti proprietari dell’impianto procederanno sempre d’amore a d’accordo?

A Monaco di Baviera si e’ tentata un’operazione simile ma poi una delle due squadre ha preferito vendere all’altra la propria quota di partecipazione della  proprietà dello stadio,in un prossimo futuro in caso di dissidio non e’ detto che anche a Milano non si andrà verso questa soluzione.Nella situazione attuale una condivisione di uno stadio potrebbe essere un’ottima situazione di sfruttamento commerciale se uno dei fini principali nel tenere le redini di una squadra di serie A  e’ poter incamerare più risorse economiche possibili per avere sempre una compagine di Calcio competitiva, Dal  mio punto di vista in questa ottica ci si potrebbe turare il naso e foderare gli anelli esterni delle torri che sorreggono il terzo anello e la struttura esterna del medesimo con dei led in grado di riprodurre una colorazione rossa o azzurra sulla facciata esterna dello stadio a seconda dei meriti sportivi acquisiti sul campo da Milan e Inter.

Meriti sportivi che potrebbero essere definiti nella seguente maniera : prima dell’inizio del Campionato verrà disputato un Derby(tra incasso da stadio e diritti per la trasmissione televisiva dell’evento non saranno introiti economici da disprezzare) il vincitore avrà l’onore per le prime due partite di Campionato di dare allo stadio la propria impronta quanto a colori sportivi,una volta disputati i primi due incontri di Campionato si terranno conto questi due fattori, il numero di presenze di spettatori allo stadio che avranno totalizzato le due squadre e il numero di punti che avranno fatto le due squadre in questi due incontri (se i punti saranno uguali,si guarderà a goal fatti,se la parità continua a quelli meno subiti  ecc ecc bisognerà trovare il modo di avere sempre un vincitore) se una squadra prevarrà in entrambe le categorie e già in precedenza  connotava lo stadio con i propri colori avrà questo diritto per altre due partite,se invece le squadre si aggiudicheranno ognuna una dei due parametri si avrà l’alternanza nella personalizzazione del Meazza.

Volendo rendere più stimolante(non sarà obbligatorio)questa competizione si potrebbe tenere una classifica delle volte che Milan e Inter si alterneranno nel corso del Campionato a dare la propria impronta al Meazza chi vincerà potrebbe  rivestire lo stadio di Sansiro con i propri colori  sociali dalla fine del Campionato fino al Derby disputabile prima che cominci la nuova corsa verso lo Scudetto. Un’iniziativa del genere deve essere inquadrata in un’ottica si sana rivalità sportiva,dove l’aspetto goliardico deve prevalere sugli aspetti meno simpatici della fede sportiva,non sarà la fine del mondo se dovrai recarti allo stadio ed entrarci con l’ esterno dell’impianto illuminato con i colori della tifoseria avversaria,lo stesso handicap capiterà a loro volta agli avversari. Questo escamotage potrebbe servire a spingere i tifosi a frequentare di più il Meazza indipendentemente dagli avversari con cui si gioca,nel recarsi allo stadio non ci sarà solo il motivo di vedere la propria squadra giocare ma ci sarà in ballo la supremazia in uno dei due parametri che serviranno a stabilire l’impronta decorativa della facciata esterna  dell’impianto di gioco.Se un’iniziativa del genere venisse vissuta al livello degli umori i tifosi come un modo per generare maggiori introiti con l’attuale stadio e di conseguenza da salvarlo dalle ruspe si potrebbe estenderla  al Merchandising e agli abbonati ai canali televisivi di proprietà di Milan e Inter. Milan e Inter in questa prospettiva potrebbero .formare una società comune per commerciare il proprio merchandising,ti compri una maglietta  ufficiale nel periodo indicato e sarai conteggiato come se comprassi un biglietto alla  stadio,sottoscrivi un abbonamento annuale ai canali televisivi di Milan e Inter e sarai equiparato ad un abbonato allo stadio nel delineare il numero di presenze necessarie per stilare la classifica di una delle due categorie che servono per stabilire chi avrà la priorità di incorniciare l’esterno del Meazza con propri colori sportivi.

Internet potrebbe aprire la possibilità di trasformare gli stadi in qualcosa di simile alla famose strade di Hollywood dove i personaggi famosi hanno i loro nomi impressi nel cemento di queste vie.In questa prospettiva si potrebbe offrire ai tifosi  la possibilità di comprare il  diritto di avere il proprio nome stampato sulle poltroncine delle stadio ed avere in un apposito sito nel Web a cura della società di Calcio per cui tifa  una bacheca personale virtuale dove verranno riportate, a loro gradimento,alcune informazioni personali che li riguardano,questa opportunità concessa ai tifosi  sarà annuale come il normale abbonamento da stadio.Nel caso del Meazza ritengo che potrebbe essere un’opportunità gradita soprattutto a quei tifosi che per ragioni  logistiche difficilmente possono raggiungere lo stadio dove giocano Milan e Inter,alla resa dei conti per il feticismo del tifoso sarebbe più appagante comprarsi una maglietta ufficiale o avere il proprio nome stampato su di una poltroncina dello stadio dove gioca la squadra del cuore? Nel caso del Meazza avere il proprio nome sulle poltroncine sarà un’iscrizione ad un  club che avrà lo stadio come punto di riferimento , nel sito Web a cui verrà abbinato il posto nello stadio nella casella delle informazioni non verrà mai messa la fede sportiva del soggetto indicato ,precauzione ovvia se si vorrà salvare le poltroncine  dello stadio dai vandalismi di qualche esagitato di fede avversa. Sarebbe un peccato abbattere il Meazza e non credo poi sarebbe la soluzione migliore  per migliorare i conti economici di Milan e Inter dal momento che la vera differenza economica tra le squadre italiane e quelle straniere la fanno i diritti televisivi, il merchandising e gli sponsor.