Siglato un accordo tra Camera Arbitrale di Milano e Ordine Avvocati di Treviso per la gestione degli arbitrati.

La Camera Arbitrale di Milano (CAM) e l’Ordine degli avvocati di Treviso (COA Treviso) hanno siglato un accordo per offrire un servizio di gestione degli arbitrati volto a risolvere le controversie tra imprese e tra imprese e privati del territorio trevigiano e del Veneto. L’arbitrato è uno strumento di giustizia alternativo al procedimento ordinario del Tribunale.

 

Evento. Di riforma della giustizia, di esigenze delle imprese del territorio, del nuovo servizio di amministrazione degli arbitrati, di deontologia degli arbitri e della formazione e crescita professionale della classe forense si parlerà domani 15 dicembre nell’evento online “L’arbitrato come strumento di risoluzione delle controversie”, organizzato da CAM insieme a COA di Treviso. Partecipano: Massimo Sonego, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Treviso; Stefano Azzali, Direttore generale della Camera Arbitrale di Milano; Sara Forni, responsabile servizio arbitrato della Camera Arbitrale di Milano; Chiara Giovannucci Orlandi, già Prof.ssa di Procedura civile, Arbitrato internazionale e di ADR Università degli Studi di Bologna.

 

La Convenzione in sintesi. L’accordo prevede: 1) l’assistenza alle Parti (imprese e privati) che sottoscrivono un contratto o a quelle che devono avviare un procedimento arbitrale per la gestione di una controversia già insorta; 2) la collaborazione dei due enti per l’amministrazione congiunta dei procedimenti, sulla base del Regolamento CAM; 3) un servizio di nomina di arbitri e di consulenti tecnici per i casi non amministrati; 4) la promozione della cultura arbitrale anche attraverso attività formative e convegnistiche del servizio di arbitrato.

L’obiettivo è fornire al sistema economico locale un servizio di giustizia alternativo a quello del Tribunale e, al tempo stesso, promuovere la diffusione delle procedure arbitrali per la risoluzione delle controversie commerciali. Per la gestione delle procedure arbitrali, l’Ordine degli avvocati di Treviso si avvale della collaborazione della Camera Arbitrale di Milano, che dal 1985 amministra arbitrati nazionali e internazionali, attraverso il Regolamento arbitrale CAM, che consente alle Parti di ricorrere a un sistema flessibile, adattabile alle esigenze specifiche, rapido e caratterizzato dai principi di trasparenza, indipendenza e imparzialità. I due enti firmatari dell’accordo intendono fornire un servizio pronto e un’assistenza efficace e spedita all’utente, che deve poter utilizzare indifferentemente gli uffici di Milano e di Roma di CAM e di Treviso presso l’Ordine degli avvocati. Nomina degli arbitri. La Camera Arbitrale di Milano provvede alla nomina dell’arbitro/arbitri, tenendo conto delle indicazioni formulate dall’Ordine degli avvocati di Treviso.

Deposito atti: imprese e privati possono depositare gli atti introduttivi sia a Milano in CAM che presso l’Ordine degli avvocati di Treviso. Durata. La convenzione ha durata indeterminata.

 

La Camera Arbitrale di Milano – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – affianca diverse realtà del territorio nazionale per la gestione congiunta degli arbitrati. Abbiamo creato negli anni un solido network per offrire nei vari contesti un servizio dedicato alle peculiarità dei singoli sistemi economici locali. L’arbitrato è, infatti, un procedimento adattabile alle esigenze delle Parti. Infatti, nella recente situazione emergenziale, questo strumento è riuscito a fornire una risposta in tempi rapidi, anche a distanza con udienze e procedimenti online. Oggi l’85% delle udienze avviene online, era del 5% nel periodo pre-Covid: la digitalizzazone ha dunque ridotto i tempi e i costi di gestione. Il servizio che oggi presentiamo insieme all’Ordine degli avvocati di Treviso è pensato per le esigenze di business delle imprese del territorio, che necessitano di un sistema di risoluzione delle liti rapido, spedito ed efficiente”.

 

La convenzione sottoscritta lunedì 4 ottobre 2021 tra il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Treviso e la Camera Arbitrale di Milano – ha dichiarato Massimo Sonego, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Treviso – segna un momento di grande importanza sia per gli avvocati che per il territorio. Sono purtroppo ben note le richieste di una giustizia civile celere anche alla luce del dato impietoso che vede la nostra Provincia tra gli ultimi posti in Italia relativamente al numero di imprese per giudice ed è proprio in quest’ottica il Consiglio dell’Ordine ha ritenuto di sottoscrivere la convenzione di cui sopra. L’obbiettivo che ci si auspica di perseguire è quello di formare professionisti particolarmente preparati nella gestione delle procedure arbitrali, attraverso corsi di formazione ed aggiornamento professionale. E’ quindi e sicuramente un’occasione da non perdere che si innesta in quella oramai ineludibile esigenza di ricorrere a sistemi alternativi alla giurisdizione ordinaria che consentano di rimanere al passo con i tempi e, soprattutto, di venire incontro alla esigenza delle parti di una giustizia certa, celere e, soprattutto, con dei costi determinati. E non posso non sottolineare come il nostro è con quello di Genova uno dei primi Ordini italiani ad avere aderito a tale iniziativa ed è, pertanto, un vero precursore su tale strada. Mi auguro, quindi, che proprio a Treviso si possa dare il via ad una nuova stagione dell’arbitrato come sistema di risoluzione alternativa delle controversie alla portata di tutti che veda gli avvocati trevigiani protagonisti in prima linea quali professionisti di alto profilo in grado di garantire alle parti un servizio sempre all’altezza delle difficili sfide che il presente ma soprattutto il futuro ci chiamano ad affrontare”.

Tempi. Con l’arbitrato di Camera Arbitrale di Milano la decisione sulle controversie, in media, si ottiene in 11 mesi. In un anno (2020-2021) è diminuito del 17% il tempo medio per chiudere una procedura arbitrale. I costi di un arbitrato amministrato in CAM sono certi e prevedibili, perché stabiliti da un Tariffario. E’ possibile conoscere il costo di un arbitrato cliccando sul cost calculator.

Digitale: è in forte aumento nell’ultimo anno e mezzo (marzo 2020 – settembre 2021) l’utilizzo delle tecnologie nelle procedure arbitrali: l’85% delle udienze arbitrali si svolge online; era del 5% nel periodo precedente (2019).   

 

Il network in Italia. CAM affianca alcune Camere di Commercio e altri enti italiani nell’amministrazione degli arbitrati. L’amministrazione congiunta dei casi avviene sulla base del Regolamento CAM. Le Camere di Commercio convenzionate sono la Camera di Avellino, di Bari, di Benevento, Bologna, Brescia, Cremona, Ferrara, Forlì-Cesena, Genova, Lecco, Mantova, Modena, Pavia, Piacenza, Pistoia, Varese. Gli altri enti sono: Associazione Italiana per l’Arbitrato, Ordine degli Avvocati di Genova, Camera Arbitrale Forense di Pescara e Ordine degli Avvocati di Treviso.

 

Chi utilizza l’arbitrato? Le parti che nel 2020 hanno fatto ricorso all’arbitrato sono persone giuridiche nel 68% dei casi (per il 55% sono società di capitali); tra le persone fisiche (32%) si registra un incremento del numero dei professionisti (10%).

Materie del contendere: primeggiano l’ambito societario (48%), il settore appalti (9%) e quello dell’affitto, vendita e cessione del ramo d’azienda (7,5%).

 

Cosa è l’Arbitrato. L’Arbitrato è un metodo di risoluzione delle controversie civili e commerciali, alternativo alla giudiziaria ordinaria. Caratteristica è la volontarietà delle parti: è possibile utilizzare l’arbitrato se le parti hanno inserito nel contratto o nello statuto sociale una clausola arbitrale oppure, a lite insorta, se la parti redigono un compromesso. Vantaggi per il sistema economico. Competenza: le parti hanno la possibilità di scegliere i soggetti che decideranno la lite (chiamati arbitri) tra tecnici ed esperti della materia.

Decisione vincolante anche all’estero: il procedimento arbitrale termina con il lodo, che rappresenta una sentenza. A seguito della sottoscrizione di Convenzioni internazionali, il lodo arbitrale è riconosciuto in gran parte del mondo, questo è un vantaggio nella risoluzione di controversie che coinvolgono parti di nazionalità diverse. L’Arbitrato amministrato presenta ulteriori benefici. Si dice amministrato quando le parti affidano a una Camera Arbitrale o a un ente che amministra arbitrati, la gestione del procedimento. L’arbitrato si svolge in base alle norme contenute in un Regolamento, a cui arbitri e parti devono attenersi, nel rispetto del principio del contraddittorio e della parità di trattamento. In un arbitrato amministrato i costi, determinati sulla base del valore di controversia, sono prevedibili a monte in quanto fissati dalle tariffe allegate al Regolamento.