Siccità, accordo con Lago di Como per ulteriori rilasci.

Presentata la pubblicazione on line nella quale Touring Club e Legambiente consigliano, tra oltre 200 mete italiane e 13 lombarde, anche "La suggestiva tratta che costeggia tutta la sponda lecchese del lago di Como", Roma, 14 luglio 2020. ANSA/UFFICIO STAMPA TOURING CLUB ITALIANO ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

“Il continuo e quotidiano lavoro che stiamo portando avanti con il presidente Fontana ci ha consentito di chiudere il quarto accordo con i gestori idroelettrici: si tratta di circa 6 milioni di metri cubi al giorno in arrivo al lago di Como fino al 25 di luglioche gli idroelettrici hanno annunciato di mettere a disposizione”.

Lo comunica Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni. “Dopo il primo accordo del 16 giugno (per 4 milioni di metri cubi al giorno), rinnovato il 27 giugno e poi integrato fino a 5,7 milioni l’8 luglio, ora si arriverà a 6 milioni medi di metri cubi al giorno fino al 25 luglio. – spiega Sertori – A partire da giugno entro fine luglio i gestori idroelettrici italiani nel bacino dell’Adda-Mera avranno ‘turbinato’ verso il lago di Como un totale di 225 milioni di metri cubi d’acqua. Di fatto da oggi e fino al 25 luglio saranno turbinati altri 60 milioni di metri cubi e si cercherà di farli arrivare a lago nel modo più continuo possibile, compatibilmente con l’organizzazione dei gestori, le esigenze della rete elettrica nazionale e le capacità tecniche delle turbine. Gli operatori hanno quindi accettato l’invito della Regione Lombardia ad un ulteriore sforzo che ha come obiettivo quello di garantire la prima irrigazione, il primo raccolto e altezze accettabili del lago di Como fino al 25 luglio. E tutto ciò per fronteggiare una situazione di grave crisi idrica che necessariamente comporta sacrifici a tutte le parti coinvolte. Il senso di responsabilità dei singoli attori (agricoltori, portatori d’interessi del lago consorzi di bonifica, regolatori e operatori idroelettrici) ha fino ad ora consentito di utilizzare al meglio la poca risorsa idrica disponibile.

“Abbiamo iniziato a giugno – spiega Massimo Sertori – una stagione irrigua con il 38% dell’acqua di cui normalmente dispone il sistema lombardo con neve, invasi e laghi. E quest’anno la pochissima neve che è caduta nell’inverno a giugno si era già tutta sciolta. Mi spiego meglio – prosegue Sertori – è come affrontare le spese di un mese con il 38% dello stipendio, non è detto ce la si faccia e se si riesce avviene con enormi sacrifici. Gli operatori idroelettrici hanno confermato i quantitativi accordati sia sul bacino dell’Oglio e anche sui fiumi Chiese e Serio. L’attività di monitoraggio, coordinamento di Regione Lombardia – aggiunge Sertori – proseguirà considerato che al momento il tema della crisi idrica è ritenuto uno dei problemi principali. La mancanza di acqua, neve sulle montagne e la temperatura elevata ci portano ad avere forti preoccupazioni per l’estate. Rimane fondamentale che tutta la cittadinanza attui comportamenti nell’utilizzo dell’acqua con la consapevolezza della forte criticità di oggi ma che certo si presenterà anche nei prossimi anni. La Regione continua nell’approfondimento proposte e interlocuzioni con il Governo per soluzioni a medio lungo termine che affrontano la problematica della scarsità idrica e i cambiamenti climatici”, conclude l’assessore.(MiaNews)