Shell ed Eni assolte dall’accusa di corruzione internazionale.

Le difese degli imputati Shell, coordinate da Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher, hanno ottenuto per i loro assistiti l’assoluzione dall’accusa di corruzione per la concessione petrolifera “OPL-245” in Nigeria.

I giudici della settima sezione del Tribunale di Milano hanno assolto con la formula “il fatto non sussiste” tutti gli imputati nel processo che li vedeva accusati di corruzione internazionale per un presunto pagamento di tangenti nel 2011 in Nigeria da parte di Eni e Shell per ottenere la licenza del campo petrolifero “OPL-245”.

Il processo, iniziato tre anni fa, nel marzo 2018, riguardava una presunta maxi tangente da oltre 1 miliardo e 92 milioni di dollari che sarebbe stata versata, nell’ipotesi del procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e del pm Sergio Spadaro, da Eni e Shell per ottenere nel 2011 la licenza sui diritti di esplorazione del giacimento nigeriano. L’OPL-245 (Oil Prospecting Licence – Concessione esplorativa di idrocarburi) riguarda un’area delimitata situata in acque profonde (oltre mille metri), circa 150 chilometri al largo del delta del fiume Niger.

Lo Studio Legale Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher LLP, con i soci Bruno Cova e Francesca Petronio, ha coordinato la difesa di tutte le parti Shell, ovvero Royal Dutch Shell Plc incolpata ai sensi del D. Lgs. 231 del 2001 (difesa dall’avv. Cova e dal prof. Francesco Mucciarelli supportato dall’avv. Luisa Mazzola), l’allora amministratore esecutivo Malcolm Brinded (difensori Marco Calleri e Andrea Rossetti), gli ex manager Guy Jonathan Colegate, John De Carteret Copleston (difesi da Giuseppe Bianchi) e Peter Robinson (con l’avv. Chiara Padovani), e le società responsabili civili Royal Dutch Shell PLC, Shell Petroleum Development Company of Nigeria Ltd., Shell UK Ltd. e Shell Exploration and Production Africa Ltd (difese dal prof. Francesco Mucciarelli). La difesa di Shell è stata coordinata anche con quella della società in altre giurisdizioni, collaborando a tal fine con gli studi Debevoise & Plimpton e Nauta Duthil.

Nel procedimento,  l’avvocato Enrico de Castiglione ha assistito Paolo Scaroni, l’avvocato Paola Severino ha difeso Claudio Descalzi, gli avvocati  Guido Alleva e Giuseppe Fornari hanno rappresentato Roberto Casula, l’avvocato Angelo Staniscia ha difeso Vincenzo Armanna, l’avvocato Federica Rinaldini ha difeso Ciro Antonio Pagano, l’avvocato Francesco D’Alessandro ha difeso Ednan Agaev, l’avvocato Domenico Franchini ha rappresentato Luigi Bisignani, l’avvocato Gian Filippo Schiaffino ha assistito Gianfranco Falcioni, l’avvocato Antonio Secci ha difeso Dan Etete, l’avvocato Nerio Diodá è stato difensore dell’incolpato 231 e responsabile civile Eni Spa. La parte civile Federal Government of Nigeria è stata assistita dall’avv. Lucio Lucia.