Settembre, riaprono le scuole ma aumentano le richieste di babysitter.

In alcune regioni d’Italia le scuole sono iniziate la scorsa settimana. In altre, come in Liguria, Calabria, Marche, si comincia lunedì, oggi.

In ogni caso, dicono i genitori, troppo tardi. Le famiglie italiane al rientro delle vacanze si trovano a dover gestire lo stress di organizzare i propri bambini tra centri estivi (ancora, dopo le intense settimane trascorse tra giugno e luglio con la paura che comincino la scuola già stanchi), nonni – se disponibili – e babysitter.

 

Sitly, piattaforma specializzata nella ricerca di babysitter attraverso www.sitly.it, ha monitorato gli andamenti delle richieste di babysitter nelle ultime settimane.

 

E’ ormai un trend confermato quello che vede un picco delle richieste nel mese di settembre: a settembre 2018 il sito aveva rilevato 20mila nuovi iscritti, tra genitori e babysitter. Le famiglie si organizzano per affrontare l’anno scolastico.

 

Ma è ancora più significativo verificare come da dopo Ferragosto la crescita dei genitori che si iscrivono alla piattaforma per cercare una babysitter è esponenziale: dal 18 al 30 agosto 1.800 nuovi genitori iscritti. Corrisponde a più di 100 genitori al giorno.

 

Non si può avere la conferma che tutte le famiglie iscritte trovino una babysitter o la trovino su questo specifico sito ma le nuovi registrazioni ‘stagionali’ sono una prova evidente di come il gap che divide i ritmi lavorativi e i tempi della scuola (ricordiamo che le vacanze estive durano 12/13 settimane nel Bel Paese, tra le più lunghe, consecutive, d’Europa) costringa i genitori a trovare soluzioni di assistenza alternative per i propri bambini.

 

Un gap che continua peraltro tutto l’anno: da una parte vi sono indagini che dimostrano come non sempre la scuola riesca a supplire la richiesta delle famiglie (vedi il recente report di Save the children: solo 1 bambino su 4 ha accesso al nido o a servizi integrativi per l’infanzia e, di questi, solo la metà frequenta un asilo pubblico, tema appena ripreso dal premier Conte), dall’altro è un tema sentito da molte mamme lavoratrici che confermano la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia (il 95% delle intervistate nell’ultima indagine Sitly).

 

Ad oggi, la ricerca di una babysitter diventa per le famiglie l’unica soluzione per organizzare la quotidianità. Il web viene incontro alle esigenze di child care offrendo strumenti di selezione rapidi e efficaci. E il web diventa anche mezzo di ricerca lavoro per tante persone che vedono in questo settore un’opportunità.

 

Fino ad oggi (settembre 2019) si sono registrati 110mila nuovi utenti su Sitly, che è solo una delle piattaforme specializzate in questo settore. Di questi, i genitori registrati hanno segnato un +50% rispetto al 2018.

Dati che convaliderebbero quanto detto poc’anzi sia sui bisogni crescenti delle famiglie sia sulle nuove tendenze di ricerca lavoro nel campo babysitter.