Scuola, manifestazione dei precari il 5 giugno.

Dopo lo sciopero del 14 febbraio che ha portato in piazza più di 20.000 colleghi in tutta Italia, i precari della scuola non si sono fermati. In un periodo di immobilismo causato dall’emergenza sanitaria COVID-19, i precari hanno continuato a mostrare la loro indignazione attraverso iniziative social, striscionate e presidi autorizzati. Ma adesso è ora di riprenderci il diritto allo sciopero e di tornare in piazza. AdlCobas ha accolto la nostra proposta di una giornata di sciopero, proclamandolo in data 5 giugno.  Auspichiamo che aderiscano a questo sciopero anche altri sindacati conflittuali e tanti  precari e precarie indipendentemente dalla tessera sindacale .

In questi giorni verranno prese decisioni sul destino di noi docenti precari ed è necessario scioperare e mobilitarci per far sentire la nostra presenza e la nostra indignazione a chi, da mesi, calpesta il nostro diritto alla stabilizzazione. L’accordo raggiunto in questi giorni dai vertici del governo rappresenta una truffa per i precari, in quanto rimarranno scoperte oltre 100mila cattedre. Inoltre la cifra di 1,5miliardi di euro previsti dal Decreto Rilancio non compenserà che in minima parte anni di tagli alla scuola pubblica. Pertanto assumere tutti i docenti precari con almeno tre anni di servizio, anche se solo su sostegno, è l’unica soluzione, per lavoratori e studenti, ai fini di un ritorno in presenza a settembre con più personale, senza classi pollaio e in edifici sicuri. Non vorremmo trovarci a dover riprendere la didattica a distanza, che si è rivelata un sistema classista e ha portato alla luce le diseguaglianze sociali.

 

Il 5 giugno sciopereremo e ci mobiliteremo per le nostre rivendicazioni e anche per contrastare le politiche clientelari dei gruppi di governo, che porteranno ad un ulteriore frammentazione all’interno dei lavoratori della scuola. Parteciperemo anche alla manifestazione del 6 giugno, a Milano, in cui si darà voce alle diseguaglianze che questo sistema produce e che l’emergenza sanitaria ha ulteriormente accentuato.

 

Coordinamento Precari della Scuola Autoconvocati

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