Sciopero generale 5 giugno comparto Istruzione, Università, ricerca. Lettera del sindacato di base alle altre organizzazioni.

I cancelli di una scuola superiore chiusi dopo le misure prese dalla regione Liguria, in via precauzionale, come la chiusura per 1 settimana di scuole di ogni ordine e grado oltre che di tutte le manifestazioni sportive, chiuse di musei e spettacoli teatrali. Genova, 24 Febbraio 2020. ANSA/LUCA ZENNARO

Ai segretari generali del Comparto Scuola

Flc CGIL Francesco Sinopoli
CISL Scuola Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi
SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio

A tutti i lavoratori.

lettera aperta da: ADL Cobas

oggetto: Sciopero generale 5 giugno comparto Istruzione, Università, ricerca

IL 5 GIUGNO E’ L’UNICA DATA POSSIBILE PER SCIOPERARE NEI COMPARTO ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ RICERCA

Come ADL Cobas, siamo venuti a conoscenza, attraverso gli organi di informazione, della vostra proclamazione di sciopero generale della scuola da svolgersi in data 8 giugno.

Siamo stupiti e interdetti dalla tempistica temporale di tale scelta. Oltre a raccogliere in ritardo l’urgenza e la necessità di agire il profondo disagio di tutte e tutti i lavoratori del comparto, si procede non tenendo conto delle scadenze parlamentari e della normativa che regola il diritto allo sciopero.

Il 14 febbraio abbiamo accolto le istanze dei coordinamenti auto-convocati e auto-organizzati assumendone la piattaforma di rivendicazione e proclamando lo sciopero generale della scuola.

Anche questa volta abbiamo regolarmente proclamato sciopero nei modi e nei tempi regolamentati dalla legge.
Sciopereremo il giorno 5 giugno, unica data utile per contrastare l’iter parlamentare di un Decreto Scuola letale per miglia di precari e precarie e inefficace a garantire la riapertura in sicurezza del futuro anno scolastico.

Siamo certi che non vi sia la volontà di prevaricare i precetti di una legge che, seppur limitante del diritto di sciopero, rispettiamo attenendoci alle sue disposizioni.

Ci chiediamo e vi chiediamo se i tempi di rarefazione oggettiva, che prevedono che tra uno sciopero e l’altro debba intercorrere una pausa di almeno 7 giorni, se le disposizioni, per le quali è possibile proclamare sciopero generale solo dopo 15 giorni dall’esperimento negativo di conciliazione in un comparto, valgano solo per alcune realtà sindacali.

Se così fosse si creerebbero dei precedenti di profonda disparità tra chi è costretto ad agire nel rispetto delle regole e tra quelli che possono vantare e godere di una certa impunità. Quali siano i meriti di tale privilegio non ci è dato sapere.

Preso atto del profondo cambiamento di prospettiva che, da promotori di un concorso iniquo, vi vede sostenere le rivendicazioni di una piattaforma che ha portato a scioperare 20.000 docenti il giorno 14 febbraio 2020, vi invitiamo ad agire nei tempi adeguati ad adoperare il cambiamento di un Decreto che l’8 giugno sarà definitivamente legge.

Pertanto, essendo il nostro l’unico sciopero legittimo, vi invitiamo a confluire alla giornata del 5 giugno, secondo quanto richiesto dai comitati scuola, evitando di creare false aspettative tra le lavoratrici e i lavoratori da troppi anni dimenticati e traditi.

Cordiali saluti.

Germani Riccardo
Portavoce ADL Cobas