Sanremo, clamoroso Cionfoli: nel 1982 avevo vinto io.

di Mattia Pagliarulo per Dagospia

Ve lo ricordate Frà Cionfoli? All’anagrafe Giuseppe Cionfoli, il frate francescano originario di Erchie, in provincia di Brindisi, oggi sessantasettenne, che nei primi anni 80’ diventò una Star della musica leggera italiana in seguito alla sua partecipazione al contenitore festivo Domenica In all’epoca condotto da Pippo Baudo in cui vinse un telegatto d’argento per il concorso “Vota la Voce”.
La sua fama venne collaudata nel 1982 quando partecipò in gara alla trentaduesima edizione del Festival di Sanremo all’epoca condotto da Claudio Cecchetto con la partecipazione della debuttante Patrizia Rossetti. Poco dopo fu costretto dal Padre superiore dell’ordine mondiale dei cappuccini Flavio Carraro, poi anche vescovo di Verona, a fare una scelta: o il convento o la carriera di cantante; il giovane brindisino si tolse il saio e i sandali e si dedicò solo alla musica, si sposò e si dedicò di conseguenza anche alla sua famiglia.
Oggi in questa intervista vuole svelare dei retroscena inediti choc sul Festival di Sanremo 82’ non perdendo l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa circa il Festival di Sanremo in partenza tra qualche settimana condotto e diretto da Amadeus.
1) signor Cionfoli, ci racconti questo retroscena inedito sul Festival di Sanremo del 1982 a cui partecipó.
1) Quell’edizione del Festival fu un’edizione veramente vip, oltre a me c’erano in gara anche Claudio Villa, Anna Oxa, Albano e Romina Power, Mia Martini, Zucchero e Vasco Rossi, quindi premetto che ho un bel ricordo.
L’amaro in bocca mi è rimasto però nella nottata della finale, ora mi spiego meglio…dopo essermi esibito con il mio brano “Solo Grazie” io e il mio accompagnatore che poi diventó mio suocero ci siamo andati a coricare senza attendere che finisse la serata; nel bel mezzo della notte viene a svegliarci di soprassalto Amedeo, un collaboratore della CM di Bari, la piccola casa discografica con cui avevo il contratto per comunicarmi che proprio io avevo vinto il Festival di Sanremo.
Mi disse di vestirmi veloce nello stesso identico modo in cui mi ero esibito sul palco e di correre in macchina al teatro Ariston perché c’era la mia proclamazione a breve.
Poco prima di arrivare a destinazione mi comunicarono che il vincitore non sarei stato più io ma Riccardo Fogli, mi sono classificato al quarto posto, nemmeno sul podio…
Poi però i numeri hanno parlato: due milioni e mezzo dischi venduti tra LP e 45 giri e in classifica fino ad agosto.
2) Perché dal primo posto slittò al quarto? Cosa è andato storto?
2) mi dissero che per le giurie avevo vinto io ma poi il mio discografico di allora tale Pasquale Cavalieri barattó la mia vittoria per spianarsi la strada per il Festival dell’anno successivo, nel senso che ha scambiato la mia vittoria declassandomi dal primo al quarto posto in cambio della garanzia da parte dell’organizzazione di portare dei cantanti suoi in gara l’anno successivo, mi dissero poi che fu quasi costretto Cavalieri a fare questa scelta, poi non lo so.
L’organizzazione del Festival era di Gianni Ravera, che ricordo come una persona meravigliosa.
Poi non ho mai voluto approfondire la vicenda o fare denuncie, ripeto i dischi venduti mi hanno dato ragione poi!
3) perché ne parla solo ora dopo ben 38 anni di silenzio?
3) perché sono arrabbiato con Sanremo e con la mafia delle case discografiche e quindi ho voluto togliermi questo macigno dalla scarpa per far sì che la gente sappia cosa c’è dietro a questa kermesse canora.
4) quest’anno ha presentato un brano per l’edizione condotta e diretta  da Amadeus?
4) Ne ho presentati ben due di brani: “oltre l’infinito” e “Cenerentola non c’è”, quest’ultimo brano era molto impegnato perché parlava di pedofilia e guarda caso sono stati scartati entrambi; ma ormai ci ho fatto il callo, quasi ogni anno io presento una o più canzoni e fatalità vengono sempre cestinate, non credo sia un caso…
Ho presentato i due brani con un giorno di ritardo poiché il regolamento per i big quest’anno è uscito molto tardi e il tempo per mandare il materiale alla commissione era ridotto a pochi giorni.
5) perché pensa che non sia un caso?
5) perché non è il Festival della canzone italiana, è un festival su invito.
Una volta si inviavano i brani da far ascoltare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, e al momento in cui aprivano le buste c’erano le forze dell’ordine e tutto un iter da seguire molto preciso, ora è tutto all’acqua di rose, è solo business, solo accordi tra case discografiche ed addetti ai lavori.
6) vuole mandare un messaggio al conduttore e direttore artistico Amadeus o alla Rai?
6) la Rai fa o dovrebbe fare servizio pubblico; dato che i poteri forti della Chiesa hanno per la prima volta nella storia palesato la piaga della pedofilia in ambienti cattolici potevano prenderci dentro e farmi cantare la mia canzone “Cenerentola non c’è”, cantata da me che sono un ex frate avrebbe acquisito ancora più valore e spessore.
Ad Amadeus dico che anche se non in gara avrebbe dovuto chiamarmi almeno come ospite per la celebrazione di questi 70 anni di storia del Festival della canzone italiana, io che sono stato uno dei cantanti più chiacchierati e riconoscibili della storia di Sanremo negli anni 80’, non nascondo la mia delusione e la mia rabbia!
Per esempio Salmo che sarà ospite a Sanremo e non lo ritengo un ospite da Sanremo lo conoscono solo i giovani, io sono conosciuto da tutti, da più generazioni.. nulla contro la sua persona ma ciò che dico è un dato di fatto…non capisco perché mi venga fatta questa ingiustizia!
7) Cosa proporrebbe Cionfoli per risolvere questa faccenda?
Proporrei di fare “l’altro festival” in cui vengono proposte tutte le canzoni scartare, e poi sarà il pubblico a giudicare. Gli italiani in questo modo si accorgeranno di quante belle canzoni vengono scartate e quante canzoni brutte vengono ammesse alla gara solo per accordi contrattuali e favoritismi.
8) la sua canzone che la commissione di Sanremo ha scartato parlava del delicato tema della pedofilia, lei da ex frate francescano che visione ha della piaga della pedofilia della chiesa?
Premetto che è una piaga che c’è sempre stata ma prima c’era molto più silenzio. Quando usciva una cosa del genere un tempo si taceva perché era uno scandalo per le famiglie quindi rimaneva tutto nascosto e si chiudevano le situazioni.
Oggi invece grazie al coraggio e alla forza di Papa Francesco tutto ciò sta uscendo fuori.
Comunque è una piaga da estirpare, spero che con il tempo cambi qualcosa, sopratutto nei nostri seminari.
9) nel Festival a cui ha partecipato in gara c’era anche l’immensa Mia Martini, che ricordo ha della sua collega ?
Ricordo con piacere Mimì, in quel Festival nessuno si avvicinava a lei.
Dico con chiarezza, con fede e con sincerità che l’unico che si avvicinava a Mia Martini era il sottoscritto perché non ho mai creduto a quelle dicerie o a quelle voci relative a lei che dicevano che portasse sfortuna, la Martini era molto isolata dai colleghi quell’anno.
Sento tanti colleghi che si dicono dispiaciuti per la fine che ha fatto, beh, chi non si avvicinava a lei non ha fatto altro che alimentare queste chiacchiere cattive e diffamatorie.
Mia Martini è, è stata e sarà sempre la numero uno della canzone italiana.
10) Cionfoli, per non farsi mancare nulla si è candidato anche in politica, o sbaglio?
Non sbagli! Pierferdinando Casini é un amico e mi sono candidato con lui e per lui alle elezioni europee qualche anno fa.
Mi sembrava una soluzione economica per poter ovviare a tutti i problemi che si sono creati poi, è inutile fare chiacchiere, era una situazione abbastanza “onorevole” per quanto mi riguardava, anche se poi non sono stato eletto.
11) prima di concludere l’intervista le lascio togliersi ancora un ultimo sassolino dalla scarpa…
Non capisco perché TV 2000, che è una televisione di vescovi con mi chiama.
Chiamano tutti: separati, divorziati, gay, lesbiche ma Giuseppe Cionfoli non è mai stato inviato.
Ho speso la mia vita a parlare di Gesù Cristo nonostante non sia più in convento, anche qui non ho una risposta per la non chiamata da parte loro.
12) Giuseppe Cionfoli oggi cosa fa e che progetti ha?
Abito a Bari e faccio il papà, il marito e il nonno, e continuo ovviamente con la musica e dipingo quadri, sono anche un pittore.
In questo periodo sto lavorando a un progetto che racchiude 30 anni di Medjugorje in 30 canzoni. Ho musicato il messaggio della Madonna da quando è cominciato il fenomeno fino al 2008 circa..stiamo mixando e spero di pubblicare il tutto al più presto!