Sala; lascio il Pd, aderisco ai Verdi Europei. Zingaretti ha dato troppo spazio alle correnti. Mariani: scelta di mercato.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala riferisce in consiglio Comunale per spiegare la scelta di auto sospendersi in seguito al coinvolgimento nell'inchiesta dei lavori della pietra di Expo. 21 dicembre 2016. ANSA / MATTEO BAZZI

“Il Pd nazionale sta attraversando un momento difficile e io non avrei propriamente il diritto di dire la mia da ‘interno’, perché non lo sono, ma Zingaretti paga la scelta del Pd di dare troppo spazio, da troppi anni, alle correnti”. Lo afferma il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un’intervista a Repubblica. “Spero che questo momento possa essere superato presto e aggiungo solo che seguirò con interesse l’assemblea nazionale”.

Sugli interventi sulla mobilità e le piste ciclabili Sala spiega che “essere ecologisti è investire nella mobilità pubblica e in quella leggera. Inquinare di meno è un dovere. Il modello della city piena di macchine è vecchio, non lo fa più nessuno nel mondo. E poi Milano, metropoli pianeggiante e dalle dimensioni tutto sommato contenute, è perfetta per questi investimenti. Possiamo migliorare ciò che abbiamo già avviato, correggerci andando a sentire le ragioni concrete delle persone”

I Verdi italiani “hanno una storia rispettabile e a Milano una lista dei Verdi farà parte del nostro progetto. Ne sono molto contento. È però necessario rinnovarsi, costruire un processo largo, attraente, coinvolgente. In Germania i Verdi viaggiano intorno al 20 per cento e sono il secondo partito. In Francia sono al 10 per cento. Sono al governo in sei Paesi dell’Unione Europea ed esprimono sindaci in città come Amsterdam, Dublino, Stoccarda, patria delle automobili. Noi in Italia abbiamo un gruppo verde in Parlamento con tre deputati all’interno del Gruppo Misto. È un buon segno. Ma non basta”.

In ogni caso, chiarisce “la mia coalizione è e resta di centrosinistra” e “le alleanze per Milano si decidono a Milano. Vediamo se i 5 Stelle faranno, in Italia e in Europa, una scelta di campo. Ho comunque una certezza granitica da amministratore: i milanesi, più che sulle alleanze fra i partiti, vogliono proposte e risposte sugli asili, sulla salute delle loro imprese, sulla qualità della loro vita. Noi, con l’idea della Milano dove hai tutti i servizi a 15 minuti a piedi da casa, stiamo rivoluzionando i quartieri popolari come mai era stato fatto sinora”.

“È lo stesso sindaco che non ha saputo rispondere a report sulla provenienza dei soldi degli investimenti finanziari a Milano, è lo stesso sindaco a cui piace il nuovo stadio con il raddoppio delle volumetrie, che non ha mosso un dito per impedire il taglio degli alberi al parco Bassini, lo stesso sindaco che ha aumentato il biglietto dei mezzi Atm. A quale tipo di ambiente si riferisce Sala quando dice di aver attuato politiche a favore del verde? Al costruito di Citylife? La spiegazione è questa: Sala vedendo che l’elettorato è più orientato verso tematiche ambientali, va dove si dirige il mercato”. Così Gabriele Mariani, ad oggi unico sfidante di Sala come candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, sostenuto dalla lista Milano in Comune insieme alla Rete dei comitati cittadini contro il consumo di suolo, commenta l’annuncio del sindaco Giuseppe Sala di aderire ai Verdi europei.

“I Verdi, poi, fino al mese di novembre hanno sostenuto che non sarebbero mai andati con Sala, hanno subito insulti da Sala. Mi chiedo come possa un ceto politico che accetta un’alleanza del genere in modo acritico come possa poi in giunta battersi con la schiena dritta a favore delle proprie battaglie”, aggiunge Mariani.(MiaNews)