Ripartenza, le proposte dei lavoratori dello spettacolo.

L'incontro del Coordinamento Spettacolo Lombardia al Piccolo Teatro Grassi per la consegna della proposta di riforma del settore (Foto Mianews)

Essere riconosciuti come lavoratori discontinui e l’istituzione di un reddito di continuità sono tra i punti fondamentali della proposta di Riforma del Lavoro dello Spettacolo, consegnata dal Coordinamento Spettacolo Lombardia a Roberto Rampi, relatore della VII Commissione Cultura del Senato. La consegna è avvenuta nel corso di un evento che si è svolto questo pomeriggio al Piccolo Teatro Grassi, occupato dai lavoratori del settore dello spettacolo dal 27 marzo. L’obiettivo è far inserire il documento nella discussione che porterà alla Legge Delega di prossima emanazione.

“Siamo arrivati dopo mesi di lavoro a chiudere questa riforma”, spiega Marco Cacciola, attore e scenografo membro del Coordinamento. “Fondamentale per noi è essere riconosciuti come lavoratori discontinui, questa espressione deve entrare nella grammatica del Parlamento e del Ministero. Significa chiedere una riforma fiscale previdenziale che vada in questa direzione che possa migliorare così le tutele e le prestazioni che, ad oggi, non sono adeguate al nostro settore”.

I lavoratori chiedono inoltre che siano stabiliti dei nuovi requisiti per il raggiungimento della pensione, dato che quelli attualmente in vigore non sono consoni alla tutela del settore. L’altro punto sottolineato è la creazione di uno sportello virtuale, uno strumento che diventi ordinario, per permettere l’assunzione diretta dei lavoratori e far entrare nelle casse di riferimento le contribuzioni necessarie a ottenere le tutele.

“E’ poi necessaria l’istituzione di un reddito di continuità, uno strumento di sostegno al salario. – continua Cacciola- Il nostro lavoro infatti è endemicamente discontinuo e ha dei momenti di non occupazione che però non sono di non lavoro: c’è la formazione, lo studio, la progettazione. Negli altri Paesi europei esiste questo strumento di sostegno che permette ai lavoratori di arrivare a coprire il proprio anno di vita”.

“Io e l’onorevole Nunzia Catalfo, come relatori, stiamo tenendo insieme tante proposte di legge fatte da diverse forze politiche”, spiega Roberto Rampi. “Oggi si aggiunge la proposta del Parlamento permanente della cultura che con il Parlamento italiano lavorerà per dare finalmente tutele e dignità a questi lavoratori. Credo che sia questione di settimane arrivare a un testo unico e poi su questo lavorerà il Governo. Ci possiamo dare la prospettiva di un anno per avere una legge definitiva”.(MiaNews)