Riaprono i parchi, spuntano bambini e runners.

Un runner l'ultimo giorno della Fase 1 dell'emergenza Coronavirus a Milano, 3 maggio 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

Milano torna al parco nel primo giorno della fase 2. Non ci sono controlli agli ingressi dei due polmoni verdi al centro della metropoli, il parco Sempione e i giardini Montanelli di Porta Venezia, ma cartelli appesi ai cancelli ricordano cosa si può fare (camminare, correre e sedersi sulle panchine mantenendo il distanziamento sociale) e non si può fare, precisando che l’accesso è consentito a persone senza sintomatologia da infezione respiratoria e febbre e non soggette a misure di quarantena.

“In vent’anni non ho mai visto così tanta gente al parco alle 7 del mattino, si vede che tutti volevano uscire dopo settimane surreali” nota un addetto dell’Amsa, la municipalizzata per i servizi ambientali, ai giardini Montanelli, dove due fratellini si aggirano con nonna e tata nell’area giochi, che è proibito utilizzare, così come non si possono creare assembramenti. Nei viali alberati, controllati da una pattuglia di carabinieri, ci sono runner, persone in bici, a spasso con cani o bambini. (ANSA)