Riaperti in sicurezza gli asili e i nidi.

Un post tratto dal profilo Facebook del Comune di Milano mostra la foto dell'educatrice del comune di Milano: Camice di plastica, visiera e mascherina: "Noi educatrici ci presenteremo così a bambini di due anni che non ci vedono da 6 mesi..con camici in plastica.(modello figurella x dimagrire)..neanche gli infermieri sono così" FACEBOOK COMUNE MILANO +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

A Milano prove di normalità dopo l’emergenza sanitaria con la riapertura di scuole materne e nidi e il rientro in classe degli studenti delle scuole superiori di alcuni istituti. Dopo mesi di stop ieri mattina 19mila bambini sono stati accolti negli asili e nei nidi comunali, diventeranno 30mila a regime nelle prossime settimane.

La riapertura è stata anche l’occasione per testare le regole di sicurezza anti Covid che prevedono un triage, con la misurazione della temperatura all’ingresso per bambini e genitori, il lavaggio delle mani con gel disinfettante e ingressi e uscite a orari scaglionati, per non creare assembramenti. Le maestre hanno accolto i bambini con indosso mascherine, visiere protettive e camici: un abbigliamento che ha scatenato polemiche via social, dopo che una di loro ha postato sulla pagina Facebook del Comune una sua foto bardata dalla testa ai piedi con le protezioni anti Covid. “Noi educatrici ci presenteremo così a bambini di due anni che non ci vedono da 6 mesi, con camici in plastica, neanche gli infermieri sono così”.

Una mamma ha commentato che “le maestre sono vestite come quelli dei Ris, i bimbi piccoli non le riconoscono”, mentre un’altra ha invitato a pensare positivo, “dovremo essere bravi a trasformare tutto ciò che appare così terribile di primo acchito in un gioco”. Il Comune di Milano ha fatto sapere che il protocollo di sicurezza è stato “condiviso con i rappresentanti dei lavoratori e il medico competente, per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei bambini”, inoltre i camici usa e getta verranno sostituiti con quelli in cotone.

Nonostante le polemiche c’era ottimismo tra i genitori che hanno accompagnato i figli all’asilo che si trova nel quartiere residenziale di Citylife. “Siamo contenti per il ritorno. Un po’ di preoccupazione c’è, ma così è sempre meglio che stare a casa”, ha osservato un papà. Durante il lockdown, “è stato molto difficile gestire un bambino piccolo, adesso c’è sollievo per il fatto di tornare alla vita normale”, ha aggiunto una mamma. Non è andata bene invece a genitori e piccoli che dovevano essere accolti alla materna di via Verga, in centro città. La scuola, secondo quanto hanno denunciato alcune mamme sui social, “non ha riaperto perché la derattizzazione non è andata a buon fine”.

“Credo che siamo l’unica grande città d’Italia a riprendere oggi (ieri, ndr) – ha commentato l’assessore a Educazione e Istruzione del Comune, Laura Galimberti, parlando della ripresa -. Ci sono percorsi differenziati e spazi riservati alle sezioni”. Per questo se ci sarà un caso positivo al Covid o uno sospetto non verrà chiusa tutta la scuola materna ma isolata la sezione interessata.

Ritorno anticipato sui banchi di scuola anche per gli studenti di alcune scuole superiori milanesi, come quelli del liceo classico Beccaria di Milano. Per loro ingressi scaglionati, mascherina e niente intervallo, un rientro “strano” ma “positivo” per alcuni di loro.