Rapinavano e massacravano di botte tassisti per comprarsi la droga.

“Ci siamo divisi i soldi (…) siamo andati a comprarci cocaina (…) quella notte io ho dormito nella stazione di Certosa, ero strafatto”. Lo ha messo a verbale Mohamed Nassar, detto ‘Habib’, 27enne di origine egiziana fermato assieme al 22enne Brian Mastrandrea per le due “violentissime” rapine del 10 e 12 agosto ai danni di due tassisti a Milano.

La cruda confessione emerge dall’ordinanza con cui il gip di Milano Raffaella Mascarino oggi ha convalidato i fermi e disposto la custodia in carcere per entrambi.

Anche Mastrandrea, difeso dal legale Robert Ranieli, “ha ammesso gli addebiti – scrive il gip – precisando di essersi indotto a commettere le rapine per procurarsi il denaro con cui acquistare” la cocaina “al cui uso è dedito”.

Dopo aver “bevuto e fumato insieme a Brian”, ha raccontato ancora Nassar (difeso dall’avvocato Francesco Beretta), assieme ad un altro ragazzo “siamo andati in zona Duomo con l’idea di tirare su un po’ di soldi”. E così “abbiamo pensato – ha aggiunto – di rapinare un taxi”. Il primo tentativo è andato a vuoto: “siamo saliti a bordo, quando ci siamo resi conto che si trattava di una signora abbiamo deciso di non rapinarla”. (ANSA).