Qualità della vita, Milano precipita. De Corato: non è solo il covid, è la capitale del crimine, Sala pensa al green.

Nel 2018 e nel 2019 Milano era la regina del ‘benessere’, per due anni al primo posto dell’annuale classifica sulla ‘Qualità della Vita’ del Sole24Ore, giunta quest’anno alla sua 31/ma edizione. Nel 2020 invece, a causa della pandemia, dei morti e della grave crisi sociale ed economica che ne sono conseguite, il capoluogo lombardo è affondato nel ranking generale ed è finito al 12/mo posto, cedendo lo scettro a Bologna.

E con Milano scende tutta la Lombardia, con i principali capoluoghi che perdono molte posizioni: la prima dopo Milano è Sondrio, in controtendenza ma solo 23/ma; e Mantova, 47/ma e stabile. “A parte queste due province – si legge nella ricerca – dall’indagine risulta come soprattutto il Nord della Penisola esca penalizzato dagli effetti su larga scala del virus: qui, infatti, si registra la diffusione più elevata del Sars-Cov-2 in rapporto alla popolazione residente. Le province lombarde hanno segno negativo, in peggioramento rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio (23 ª, +23) e Mantova (47ª, +1). Colpita anche Milano – vincitrice sia nel 2018 sia nel 2019 – che esce dalla top ten (12ª) e perde 11 posizioni, dove pesa il crollo del Pil pro capite”.

“Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato di voler fare il secondo mandato migliore del primo ed è davvero il minimo che potesse dire, specialmente di fronte alla classifica 2020 del Sole 24 Ore, elaborata per la parte della sicurezza sui dati Ministero Interno/Istat, che riconferma il capoluogo lombardo come capitale del crimine. Finalmente, dopo cinque anni, ammette che anche lui avrebbe potuto fare di meglio”.

E’ il commento dell’ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla Sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, in merito alla classifica sulla qualità della vita pubblicata dal Sole 24 Ore diffusa oggi.

“Se è vero che le somme si tirano a fine mandato – ha proseguito De Corato – è proprio questo il momento di farlo. Milano, che lo scorso anno era prima per qualità della vita ed ultima per quanto riguarda la sicurezza, quest’anno, Covid o non Covid, ha perso undici posizioni nella classifica generale, mentre l’indice di criminalità (totale dei delitti denunciati) l’ha riconfermata al 107° ed ultimo posto. Sala ha parlato della necessità di un cambiamento che preveda attenzione alla questione ambientale, una trasformazione digitale e più equità sociale. Ancora una volta, neanche una parola sulla sicurezza”. (ANSA).