‘Premio Cantamessa’, assegnati i premi in memoria della coraggiosa ginecologa a cura di Cassa Galeno.

Perse la vita tragicamente, investita da un’auto mentre prestava soccorso ad un uomo ferito in strada. Eleonora Cantamessa era un medico ginecologo di 44 anni di Trescore Balneario (nel Bergamasco) e lavorava all’ospedale Sant’Anna di Brescia. La notte dell’8 settembre 2013, intorno alle 23, non era in servizio e passava per caso sulla statale 91 di Chiuduno, dopo aver trascorso la serata in compagnia di un amico. Quando vide l’uomo a terra, colpito a sprangate durante una rissa, si fermò cercando in ogni modo di dargli aiuto. Ma la sua generosità le fu fatale. Un’auto, con bordo quattro connazionali del ferito, gli stessi che poco prima l’avevano aggredito, ha falciato entrambi, forse con l’obiettivo di finire l’avversario. Nel 2015 il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, volle conferire ad Eleonora Cantamessa una medaglia d’oro al valore civile, con queste motivazioni: “Mirabile esempio di altruismo, straordinaria solidarietà umana e altissima dedizione professionale, spinti fino all’estremo sacrificio”.
Da sei anni la coraggiosa ginecologa è ricordata anche grazie al ‘Premio Cantamessa’, l’iniziativa promossa da Cassa Galeno, la società mutua cooperativa e fondo sanitario integrativo dei medici e degli odontoiatri, che ogni anno in suo ricordo assegna a giovani medici under 40 tre borse di studio del valore di 4mila euro ciascuna. Tra i vincitori di questa edizione due medici della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS di Roma: il pediatra Danilo Buonsenso, che completerà un progetto di volontariato in Sierra Leone formando medici locali all’ecografia point-of-care, e l’internista Andrea Piccioni, che si dedicherà ad un progetto di ricerca sul ruolo del microbiota intestinale nelle sindromi coronariche acute. A loro si affianca Gerarda Cappuccio, pediatra dottoranda all’Università Federico II di Napoli, che realizzerà un progetto di ricerca sul ruolo del Dna non codificante nei disturbi dello spettro autistico, presso il dipartimento di genetica del Baylor College a Houston, in Texas.
Ma Cassa Galeno quest’anno ha deciso di fare un passo in più, mettendo a disposizione un fondo per supportare i medici vittime di aggressioni. Il fondo, in particolare, offrirà un contributo per le spese sostenute dai soci della cooperativa in caso di aggressione e sarà utilizzato per finanziare attività di prevenzione, formazione e sostegno specifico attraverso coperture di tipo economico, assistenziale, assicurativo e legali. “Solo nel 2019 in Italia sono state circa 1200 le violenze denunciate dagli operatori sanitari, come ci racconta il ‘Dossier violenza’ realizzato da FIMMG Continuità assistenziale- ha commentato Aristide Missiroli, presidente di Cassa Galeno- Parliamo di tre aggressioni in media al giorno, allora come cooperativa nata per tutelare i medici e gli odontoiatri non potevamo restare in silenzio di fronte a un fenomeno del genere, purtroppo così attuale”.