Paragone (Italexit) a ruota libera su Mow: inchiesta Bergamo? Pagano la loro arroganza. Schlein: ha vinto le primarie ma il Pd non è lei. Berlusconi unico vero leader.

Per il dodicesimo sabato consecutivo dallo scorso 24 luglio, i manifestanti 'no green pass' milanesi hanno deciso di ritrovarsi in piazza Fontana a protestare contro le restrizioni del governo per i non vaccinati, Milano, 09 ottobre 2021. Alcuni degli organizzatori, guidati da Gianluigi Paragone, leader di Italexit, che meno di una settimana fa ha sfiorato l'elezione con il suo partito in Consiglio Comunale a Milano, hanno provato a convincere i manifestanti a limitare la protesta alla piazza con un sit in. Proposta bocciata dal grosso della manifestazione che ha risposto con il coro 'corteo, corteo'. ANSA/MATTEO CORNER

Mentre la Procura di Bergamo indaga, con 17 personalità sotto la lente per epidemia colposa e altri gravissimi reati, tra cui: Conte, Speranza, Fontana, Gallera e tutta la prima fila dei tecnici della gestione Covid nel 2020, sulle pagine di MOW (mowmag.com) Gianluigi Paragone, uno dei più accesi esponenti politici dell’allora fronte“No Greepass” e “No Vax” in Italia, commenta a chiare lettere: “Scontano la loro arroganza”.

Nell’intervista sul magazine lifeestyle di AM Network, il leader di Italexit affronta anche l’attuale crisi bellica in Europa e ricorda che l’unico oggi ad avere “una visione politica” è Silvio Berlusconi, infatti Paragone ritiene che nel 2011 sarebbe caduto “perché gli Americani non gradivano la vicinanza a Putin”.

Mentre circa la nuova leader Elly Schlein del PD, il leader di Italexit evidenzia in modo serafico: “Ha vinto le primarie, ma il partito non è con lei”. Il forte sospetto che grava sui tecnici e sui politici al centro dell’indagine lombarda è di non aver chiuso la Val Seriana, anche tristemente nota come la “Wuhan italiana” fin dal 27 marzo di quell’anno, ma anche di aver omesso l’applicazione del Piano nazionale anti-pandemico, benché fosse vecchio di anni.

Secondo Gianluigi Paragone, che ha rappresentato buona parte del dissenso politico verso il Greenpass e l’obbligo vaccinale in Italia, la sentenza politica è già molto evidente agli occhi dell’opinione pubblica. Mentre è diverso l’iter che attende la vicenda sul piano strettamente giudiziario: “Lo stadio dell’inchiesta è ancora delicato: sono indagati, ma ancora non è stato formulato alcun capo d’accusa”.
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