Palazzo Monti scelto da Assocastelli. Da New York a Brescia Storia di un moderno mecenate.

Lui è Edoardo Monti, un giovane bergamasco che dopo aver conseguito il diploma in arte e design presso la prestigiosa Middlesex University di Londra ha trascorso lungo tempo a New York per lavorare presso la casa di moda di Stella McCartney, la famosa stilista che firma gli abiti della duchessa del Sussex e di tanti altri vips internazionali, curando il settore della comunicazione.

Ma la passione per l’arte e il collezionismo lo hanno spinto a rientrare in Italia e a recuperare un antico palazzo nel centro storico di Brescia che appartenne al nonno, noto avvocato.

Qui a Palazzo Monti, restaurato e tornato all’antico splendore, nelle sale affrescate, ha realizzato una residenza per artisti contemporanei dove possono essere ospitati per creare ed esporre le loro opere.

Una iniziativa che non è passata inosservata ai media internazionali e soprattutto ad uno dei più autorevoli protagonisti del patrimonio italiano (così lo ha definito il magazine internazionale Forbes) il barone Ivan Drogo Inglese presidente di Assocastelli e di Assopatrimonio.

Drogo Inglese ha dapprima accolto Monti nella prestigiosa associazione e successivamente lo ha inserito tra i docenti del corso per heritage managers promosso insieme all’università Iulm di Milano.

Il corso, ideato per formare i futuri managers del patrimonio italiano, vede la direzione di Vincenzo Trione, docente Iulm e membro del comitato scientifico dell’Enciclopedia Treccani e Alessia Zorloni autrice del libro “Musei Privati” edito da Egea.

“Edoardo Monti rappresenta – secondo il barone Drogo Inglese – l’evoluzione moderna del mecenatismo che rese fastosa l’architettura e l’arte del nostro paese. Ma anche un modello assolutamente replicabile nelle tante dimore storiche italiane. Cinema, enogastronomia e turismo devono accompagnarsi sempre di più all’arte”.

Monti è inoltre il vip relation manager di Art Verona la fiera di arte contemporanea e moderna che si tiene a Verona della quale è direttore artistico Stefano Raimondi, curatore di fama internazionale.