Operaio muore schiacciato da una cisterna nel cremasco. Capone (UgL): serve più formazione e cultura della sicurezza del lavoro.

Tragedia in provincia di Cremona. Nel tardo pomeriggio di ieri un operaio agricolo di 65 anni è morto dopo essere stato travolto da una cisterna. L’incidente sul lavoro si è verificato in un terreno al confine fra Torricella del Pizzo, in provincia di Cremona, e Sissa, in provincia di Parma.

A trovare il cadavere dell’operaio, in serata, è stato il figlio della vittima: preoccupato per il mancato ritorno a casa del padre, nonostante il turno di lavoro finisse alle 18, è andato a controllare. Ha lanciato l’allarme ma ormai non c’era più nulla da fare: vani i soccorsi degli operatori del 118. Cause e dinamica dell’incidente sono al vaglio dei carabinieri: stando ai primi accertamenti, la cisterna che ha schiacciato l’uomo sarebbe stata posizionata su un carrello e quel supporto potrebbe essere improvvisamente collassato, mentre il 65enne si trovava nei pressi.

“Un ennesimo incidente mortale sul lavoro per cui l’UGL esprime il suo cordoglio alla famiglia della vittima. Episodi drammatici come questo devono far riflettere sulla necessità di incrementare una maggiore cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, da nord a sud Italia. È inoltre importante aumentare i controlli e la formazione del personale, soprattutto laddove si è più esposti a rischio di infortuni. In tal senso, l’UGL è in tour in Italia con la manifestazione silenziosa ‘Lavorare per vivere’, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’. Basta morti sul lavoro.” Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Claudio Morgillo, Segretario Regionale UGL Lombardia, in merito alla morte di un operaio agricolo rimasto schiacciato da una cisterna in un terreno nei pressi di Torricella del Pizzo, in provincia di Cremona.