Opera Cardinal Ferrari, Monsignor Delpini al Grande Pranzo di Pasqua in mezzo ai rifugiati ucraini.

“Il sovraindebitamento e i rincari stanno creando una nuova povertà e l’impegno deve essere, oggi più che mai, concreto e fattivo. Nessuno deve rimanere escluso.”

Questo il monito di Pasquale Seddio, presidente di Opera Cardinal Ferrari, che annuncia il consueto appuntamento con il Grande Pranzo di Pasqua previsto per domenica 17 aprile presso la storica onlus milanese in via Boeri n.3 al quale parteciperà anche l’arcivescovo di Milano, Mons. Delpini. Dopo gli ultimi due anni gravemente colpiti dall’emergenza sanitaria, anche questa Pasqua giunge in un momento storico fortemente scosso dalla guerra in Ucraina, al quale si accompagnano le pesanti conseguenze legate ai rincari che stanno mettendo in ginocchio le famiglie e stanno portando a un drammatico aumento della povertà.

E per la Pasqua 2022, Opera Cardinal Ferrari apre le porte a oltre 140 persone per godere di un prezioso momento di convivialità e condivisione: i Carissimi dell’Opera – le persone sole e senza fissa dimora che frequentano abitualmente il Centro Diurno – le tante famiglie che vivono in condizioni di povertà, i tanti volontari – Seminatori di Gioia come li chiamava il Cardinal Ferrari, che consentono ad Opera Cardinal Ferrari di portare avanti la propria missione a favore delle persone più fragili e deboli. Senza dimenticare i numerosi rifugiati ucraini che, dallo scoppio della guerra lo scorso 24 febbraio, Opera Cardinal Ferrari ha accolto presso le proprie strutture di residenzialità sociale. Presenza preziosa anche quest’anno quella dell’Arcivescovo di Milano, Mons. Delpini, che siederà alla tavola pasquale a testimonianza del suo grande affetto per Opera. Presenti anche diverse autorità milanesi, tra cui l’Assessore per lo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini.

Conosciamo bene la grande difficoltà che emerge al giorno d’oggi di poter identificare in maniera chiara le povertà, eppure alla Cardinal Ferrari, esse ci toccano ogni giorno con i mille volti che le incarnano. Segnati dal dolore, dalla sofferenza, dall’emarginazione, dall’isolamento, dalla privazione della libertà e della dignità, dall’emergenza sanitaria e dalla mancanza di lavoro, dalla tragica migrazione forzata e dalla guerra. Un elenco sempre esemplificativo e mai esaustivo di fronte al quale siamo chiamati ad agire e a tendere la mano per accompagnare i “poveri”, guardarli negli occhi e abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’accoglienza che spezza il cerchio della solitudine. La povertà ha il volto di donne, di uomini, di bambini, di famiglie impoverite a causa di una grave disuguaglianza sociale ed economica: dinanzi a questo scenario, non si può restare inerti e tanto meno rassegnati. Occorre rispondere con una nuova visione della vita e della società costruendo un modello di azione che reagisca alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro e dell’accoglienza perché nessuno resti solo, perché nessuno resti escluso” afferma il Presidente Pasquale Seddio.

 

La giornata pasquale inizierà con la celebrazione alle ore 11.30 della Santa Messa nel cortile esterno e seguirà il pranzo alle ore 13.00: un grande momento di gioia e convivialità per dimenticare, almeno per un giorno, sofferenza e solitudine.