Niguarda, disagi al reparto neurochirurgia.

L'ingresso principale dell'ospedale Niguarda a Milano, 9 giugno 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

lettera di un lettore, riceviamo e pubblichiamo

La presente per segnalare lo stato in cui si trovano i pazienti ricoverati al reparto neurochirurgia.

La disorganizzazione ha raggiunto livelli non tollerabili.
Contattato per un intervento al cervello per il giorno 14 settembre venivo rimandati al giorno successivo per il prericovero.
A seguire il ricovero nel pomeriggio del 16 settembre per operazione pianificata (a seguito di visita nella medesima struttura che aveva sancito l’urgenza d’intervento) per il venerdì 17 settembre.
Post preparazione tecnica all’intervento,  lo stesso viene annullato e rinviato al lunedì 20.
Nelle giornate di parcheggio (dal venerdì al lunedì) non sono stato sottoposto ad alcuna visita ovvero relazione con i medici circa l’aggiornamento della data dell’intervento.
In seguito alle mie reiterate richieste di chiarimento/informazione mi viene comunicata la possibilità di essere operato martedì 21 settembre.
Nuova preparazione e nella notte del 20 settembre (ore 21 circa) mi viene comunicato da infermieri sbigottiti l’ennesimo rinvio a data da destinarsi
Sfinito dell’attesa, dell’abbandono a me stesso,  senza alcuna informazione da parte dei medici, decido di abbandonare il Niguarda per tutelare la mia salute!
Meglio avvisare la popolazione lombarda che il blasonato nosocomio che continuano fregiarsi del titolo di struttura di eccellenza, almeno per la neurochirurgia, si tratta di un reparto che mette a rischio la salute e la stabilità mentale di chi ha la disavventura di entrarvi!
Grazie per la diffusione che vorrete dare alla spiacevole notizia
Cordialmente
Stefano Esposito
Gazzetta di Milano è pronta ad ospitare l’eventuale replica da parte dell’Ospedale di Niguarda