New Ecology … la vera new Economy.

Stiamo vivendo un’epoca storica, dove pian piano le popolazioni del mondo intero rivolgono una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente grazie anche a ciò che raccontano i mass-media. Oggi si parla spesso di riciclaggio, ma non smettiamo mai di produrre plastica. Si parla dello scioglimento dei ghiacciai, del buco dell’ozono, dell’inquinamento degli oceani, ma non si fa mai nulla, infatti sono a rischio molte razze di animali e pesci e la fauna sta decisamente cambiando. Ma ancor di più, negli ultimi 15 anni e partita una grossa campagna di sensibilizzazione incentrata sul mangiare in modo più sano, una dieta alimentare sempre meno improntata sulla carne. Guardiamo un attimo il tutto con una prospettiva diversa. Tutti gli stati si trovano quasi con le mani legate, impotenti verso tutto ciò che sta succedendo. Mi sembra che non ci sia una soluzione al problema ma nel frattempo continua massiva la campagna di sensibilizzazione. Vi dico la verità, se fossi un potente del mondo o, una di quelle lobby che fattura ogni anno più di uno stato come l’Italia e che abbia già investito ingenti capitali nel New Ecology (la vera new economy), starei ancora tranquillo fermo ad aspettare che s’aggravi la situazione per poi vendere a tutti la mia soluzione, i miei brevetti. L’aggravarsi delle problematiche ambientali potrebbe avere un impatto a livello mondiale maggiore di ciò che ha provocato la seconda guerra mondiale, con un conseguente calo demografico voluto solo per riequilibrare l’ecosistema. Quindi la mia domanda è fino a dove vogliono spingersi tutti, prima di cambiare rotta? Un’epidemia fuori controllo potrebbe decimare per prima gli scienziati non trovando più chi ci esegue i test e poi noi, veri e propri topi di laboratorio, in balia di un sistema che non si può recuperare. In conclusione, l’ecosistema non appartiene alle lobby di potere ma a tutti noi e dobbiamo imparare e abbiamo il dovere di salvaguardarlo.

Mario Merone