Movida, Prefettura: più controlli. De Corato: non sia pretesto per multe a ristoratori.

Controlli dei Carabinieri sul Naviglio Grande  la prima sera con le nuove regole del decreto anticontagio anticovid - Milano 16 ottobre 2020 Ansa/Matteo Corner

Controlli intensificati nel weekend contro gli assembramenti e per il rispetto delle normative anti-covid come orario di chiusura e numero massimo di persone ammesse nei locali. Lo ha deciso il Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto stamane presieduto dal Prefetto Renato Saccone e a cui hanno partecipato le Forze dell’ordine e la vice sindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Anna Scavuzzo. Con il primo weekend di zona gialla in Lombardia, a Milano saranno potenziati in particolare i controlli nelle zone della ‘movida’: Navigli, corso Como, corso Garibaldi e Duomo.

“Secondo quanto emerso dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di stamane presieduto dal prefetto Renato Saccone, i controlli per il rispetto delle normative anti-covid nelle zone della movida saranno intensificati nel prossimo fine settimana, il primo in zona gialla a Milano. Mi auguro che questi controlli per il rispetto delle normative anti-contagio non diventino però un pretesto per multare i ristoratori che con gli assembramenti per le strade c’entrano ben poco”: lo afferma Riccardo De Corato consigliere comunale di FdI e assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, in merito ai controlli nelle zone della movida previsti a Milano per il prossimo fine settimana. “Ciò – prosegue De Corato – è confermato da quanto accaduto la scorsa domenica, quando, nonostante fossimo ancora in zona arancione con ristoranti e bar chiusi, diverse zone della città, in particolar modo i Navigli, si sono riempite di persone. Allo stesso modo mi auguro che si presti attenzione anche ai venditori di birre e alcool abusivi attivi nelle zone della movida, soprattutto sui Navigli”. “Sarebbe bene, – conclude De Corato- in occasione di questo Comitato, discutere anche dei minimarket etnici nei quali si vende alcool, motivo per il quale diventano spesso punto di ritrovo per sbandati extracomunitari. Nel migliore dei casi la mattina, nei pressi di queste attività, si ritrovano le bottiglie vuote, ma succede anche che queste diventino armi con le quali ingaggiare risse o che come passatempo vengano rotte sui marciapiedi diventando pericolose per i passanti”. (MiaNews)