Milano sia “smart” e non solo smart-working.

«In una città o meglio in un Paese che ha scoperto e accolto con favore, anche se diciamo per necessità, la possibilità per alcune categorie di poter usufruire del cosiddetto smart–working c’è sicuramente un rovescio della medaglia che non è certo positivo per molte attività commerciali e anche per noi tassisti. Perché se è vero -commenta Emilio Boccalini presidente di Taxiblu 02.4040, il più grande Radiotaxi di Milano- che questa tipologia di lavoro è senza dubbio utile e appunto “smart” e che dovrà essere applicata il più possibile finché credo almeno, non sarà cessata o diminuita in maniera sostanziale l’ attuale pandemia da Covid, da una lato invece sta causando una diminuzione considerevole del flusso di persone in diverse zone della città. A Milano, nelle vie centrali e in tanti quartieri “gli uffici” ad esempio sono spesso l’ anima e il fulcro sul quale si basano se non tutte molte attività commerciali. Non è raro incontrare bar, ristoranti, ma anche altre attività non strettamente legate alla ristorazione che dopo il lockdown non hanno riaperto e probabilmente purtroppo non lo faranno più. È chiaro che le norme a tutela della salute, ora più che mai, devono essere prioritarie e solo chi di competenza potrà decidere in che modo si potrà tornare fisicamente, per molte categorie, al lavoro. E da operatore Taxi e da cittadino spero che questo avvenga realmente in maniera intelligente e porti ad un ritorno, sicuro, ma ad un ritorno reale. Milano e le sue attività commerciali hanno bisogno del movimento di persone, degli eventi, dei businessman, del personale degli uffici e dei professionisti. In sicurezza ma debbono tornare le persone “nelle strade”. Ne abbiamo bisogno anche noi per tornare ai livelli del 2019, consci che il 2020 sarà purtroppo come per tanti altri un anno perduto oltre che tragicamente indelebile”.