Legambiente: No ad un inverno Covid+smog. Da potenziare la mobilità sostenibile.

Se nei prossimi mesi il traffico privato continuerà ad aumentare – come sta accadendo dalla ripresa delle attività a settembre – rischiamo di andare incontro a un inverno caratterizzato dal pericoloso mix “emergenza Covid + smog”: è questo il possibile scenario che emerge da un nuovo studio dell’agenzia Air Quality Consultants commissionato dal gruppo Transport&Environment (T&E) nell’ambito del progetto europeo Clean Cities che coinvolge anche Milano.

Lo studio ha preso in esame sette centri urbani europei – Berlino, Bruxelles, Budapest, Londra, Madrid, Milano e Parigi – e ha analizzato l’eventuale incremento di emissioni di NOx legato a un aumento dei chilometri percorsi in automobile rispetto al periodo pre-Covid, ipotizzando tre diversi scenari a seconda che i chilometri percorsi in auto aumentino rispettivamente del 10%, del 25% o del 50%.
Per quanto riguarda Milano – come mostrato dalla tabella sottostante – a un aumento del 10% dei chilometri percorsi in automobile rispetto ai livelli pre-Covid corrisponderebbe un aumento del 4% delle emissioni di NOx; a un aumento del 25% del traffico corrisponderebbe un aumento dell’11% delle emissioni di NOx; a un aumento del 50% del traffico corrisponderebbe un aumento del 21% delle emissioni di NOx.

% increase in car vehicle-km % Increase in transport emissions
Berlin Brussels Budapest London Madrid Milan Paris
Increases in traffic NOx 10% 5% 5% 3% 5% 5% 4% 5%
25% 13% 12% 8% 13% 14% 11% 12%
50% 27% 24% 17% 26% 27% 21% 24%

Tabella 1: Incremento delle emissioni di NOx associato all’aumento dei chilometri percorsi in automobile rispetto ai livelli pre-Covid secondo l’analisi di Air Quality Consultants

Come noto, gli NOx costituiscono un grave rischio per la salute, e un loro incremento andrebbe ad aggravare una situazione già critica per la diffusione del Covid. Inoltre, l’Italia è già sotto infrazione europea proprio per il mancato rispetto dei limiti di emissioni di NOx, e la mancata risoluzione del problema comporterebbe anche ricadute economiche in un periodo già difficile per la nostra regione e per il Paese.

«Questo nuovo studio di Air Quality Consultants conferma quello che andiamo dicendo da mesi» dichiara la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto. «Dopo il miglioramento della qualità dell’aria a cui abbiamo assistito nei mesi del lockdown, con la ripresa delle attività il traffico ha ricominciato a salire sia a Milano sia negli altri centri urbani. E con i dati del contagio di nuovo in crescita, dobbiamo assolutamente evitare il ritorno a un uso massivo dell’auto privata per gli spostamenti. In questo senso condividiamo la riattivazione dell’Area B dal 15 ottobre in concomitanza con la riaccensione dei riscaldamenti centralizzati dei condomini. È inoltre fondamentale proseguire l’impegno per piste ciclabili, trasporto collettivo e mobilità dolce messo in campo dall’Amministrazione Comunale in questi mesi. Dobbiamo d’ora in poi abituarci a vedere la sfida al Covid e quella all’inquinamento atmosferico non come distinte ma come questioni da affrontare insieme.»

Il report – ricordando come secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente il traffico costituisca la principale fonte di emissioni di NOx nelle città europee – ribadisce la necessità di evitare il ritorno a livelli di traffico e di inquinamento atmosferico uguali o superiori a quelli pre-Covid, sottolineando invece i benefici sanitari correlati alle politiche di mobilità attiva e al miglioramento della qualità dell’aria, anche in relazione all’emergenza Covid.

«Inquinamento atmosferico e Covid-19 costituiscono un cocktail molto pericoloso che dobbiamo assolutamente combattere» conclude il presidente del circolo Legambici Federico Del Prete. «Per questo dobbiamo concepire un modo di progettare gli spazi cittadini che metta al centro sia la necessità di distanziamento fisico per ridurre i rischi di contagio sia i benefici ambientali e sanitari  portati dalla mobilità attiva. Ciclabilità, pedonalità e micromobilità – affiancate a un trasporto pubblico adeguato alle esigenze sanitarie – sono soluzioni già a disposizione che vanno incentivate senza esitazione.»