Jonghi Lavarini: solita giustizia ad orologeria, sono solo goliardate.

da Roberto Jonghi Lavarini riceviamo e pubblichiamo
“La bolla spunta a poco a poco dalla cannuccia, si arrotonda, cresce, si colora. Poi riflette la finestra, i vasi di fiori in cielo. E il bimbo, prima di lanciarla al vento, ci si specchia dentro. La fa dondolare lievemente, poi la stacca. La bolla s’innalza, brilla un istante al sole e sparisce. ” (Gabriele D’Annunzio)
[ ] 1) Non sono iscritto a Fratelli d’Italia e a nessun altro partito. Alle elezioni politiche del 2018 ero candidato in FDI come indipendente. Alle elezioni europee del 2019 ho sostenuto la Lega. Non ricopro alcun ruolo politico, tantomeno dirigenziale o istituzionale. Di Carlo Fidanza e Chiara Valcepina sono semplice sostenitore ed elettore, da libero patriota e cittadino. Sono socio solo di alcune associazioni di carattere culturale e sociale, non a fine di lucro, ma non ricopro alcuna carica particolare al loro interno.
[ ] 2) Non appartengo a nessuna loggia massonica o associazione segreta, anzi, pur conoscendo diversi massoni, tutti ne conoscono la mia contrarietà e opposizione. Anche perché il 90% della massoneria italiana e notoriamente antifascista e di sinistra, oggi entusiasti sostenitori del governo Draghi. Appartengo, al contrario, a diversi ordini cavallereschi cristiani. Il “gruppo esoterico” citato è solo una chat whatsapp, molto eterogenea, di appassionati di miti, tradizioni, misteri, ufo, magia, castelli infestati da fantasmi, Evola e Guenon, come Atlantide e le Piramidi, lo Yoga ed il Tibet. E, comunque, non siamo ancora riusciti a vederci di persona.
[ ] 3) L’ammiratore di Hitler di cui parlavo era Carlo Vichi, grande imprenditore italiano dei televisori Mivar, recentemente scomparso, che avevo l’onore di conoscere e di cui le idee erano pubblicamente note.
[ ] 4) Conosco tanti ex appartenenti alle Forze Armate e dell’Ordine, molti dei quali, è risaputo, noto e legale, hanno società che si occupano di sistemi e servizi di sicurezza.
[ ] 5) È notoria la mia assoluta goliardia, fin dai tempi della università statale di Milano, dove ero fra gli animatori del gruppo SPING (Scienze Politiche Iniziative Goliardiche). Sono anche stato, per diversi anni, Gran Maestro dell’Ordine dei “Gigioni e Buongustai” che organizzava serate enogastronomiche fra brindisi, scherzi, doppi sensi e barzellette.
[ ] 6) Lo pseudo giornalista infiltrato, sedicente Salvatore Cardillo, lo conosco da circa 5 anni, e mi ha agganciato a un convegno milanese della associazione culturale Lombardia Russia, presentandosi, con tanto di biglietti da visita (con indirizzi e numeri londinesi verificati), come rappresentante di una società internazionale di lobbing. Lo stesso faceva il “camerata”, recitava bene la parte con battute, immagini, ricordi circostanziati. Per questo, negli anni è stato accolto nel nostro ambiente e coinvolto nel nostro spirito goliardico e nelle nostre iniziative. In realtà non ci ha mai convinto fino in fondo, tantomeno piaciuto, ed è sempre stato considerato “uno zanza napoletano, servo della perfida Albione”, quindi logica vittima di battute, scherzi e provocazioni.
[ ] 7) Solo a queste elezioni si è detto disponibile a sostenere alcuni amici candidati di destra. Tutti, io per primo, gli abbiamo sempre detto di sponsorizzare in maniera chiara e ufficiale qualche convegno, incontro, sala, pubblicità, facendo bonifici o pagando le fatture. Mai fatto, mentre insisteva sul tanto nero che voleva smaltire. Nessun candidato ha mai minimamente accettato questa soluzione. Mi sono proposto allora io di organizzare 9 eventi nei nove municipi (al costo massimo di 1000 euro ciascuno) che potevano pagare direttamente loro in contanti, ricevendo regolari ricevute. Ma anche questa modalità non era sufficiente a “Salvatore Cardillo” che proponeva strane consegne di contatti dai contorni tanto torbidi ed esagerati da sembrare ridicoli, con tanto di prove generali, parole d’ordine tipo vecchio film di spie. E allora che abbiamo mangiato la foglia, teso noi una scherzosa contro trappola e avvertito tutti della sua assoluta inaffidabilità. Nessuno ha dato o ricevuto soldi, punto: solo fumo senza arrosto, un fuoco di paglia, bolle di sapone…
Certo non pensavamo fosse un giornalista, infame spia, laido finto amico, infiltrato da 3-5 anni, con tanto di video camera nascosta ad eventi e luoghi privati. Il taglio e cuci visivo della presunta inchiesta è assolutamente strumentale, ridicolo, malevolo, estrapolato dal contesto privato, informale e, ripeto, assolutamente goliardico degli incontri. Tanto fumo per nulla quindi. Peccato non abbia filmato le sue proposte oscene respinte chiaramente al mittente.
Durante le nostre riunioni, cene, banchetti elettorali noi raccogliamo sempre piccole e spontanee donazioni, in contanti, dai nostri sostenitori (dai 5 ai 50 euro) che mettiamo insieme per sostenere le nostre iniziative, nulla di scandaloso averne altri mille per un aperitivo pane e salame in periferia.
Il simpatico soprannome “barone nero” mi viene dalla storia della mia famiglia materna e dalla mia storica militanza a destra, ma non sono affatto il potente capo della ridicola Spectre Lobby Nera presentata che proprio non esiste, tantomeno ho mai avuto prebende pubbliche. Certo ho tanti amici, conoscenti e contatti, anche altolocati, ma assolutamente trasversali e non redditizzi. Ho lavorato come semplice impiegato in società di famiglia e fatto il consulente promotore per altre, conduco una vita assai modesta, con reali difficoltà economiche, con tre figlie da mantenere, una casa da gestire, e troppo spesso, spese inattese da affrontare.
Chiedo scusa a tutti i parenti e amici involontariamente coinvolti, in particolare, alla mia famiglia, e a Carlo e Chiara, che era mia buona intenzione sostenere e non certo danneggiare. La colpa è della mia ingenuità e del mio entusiasmo, e di fidarmi troppo dell’essere umano. La sinistra mondialista, comunista e giacobina, è invece veramente bastarda e diabolica, attacca in maniera subdola e strumentale, attraverso penne e toghe rosse, ora Salvini e la Lega, la Meloni e Fratelli d’Italia, come prima Berlusconi e Trump in USA. I poteri forti contro i quali combattiamo sono malefici e veramente forti, dobbiamo tutti alzare la guardia e stare più attenti, io per primo.
Roberto Jonghi Lavarini