Guidesi: candidato sindaco lo sceglie Salvini. Vaccino: altre imprese lombarde in produzione nazionale.

“Su Milano spetterà a Matteo Salvini scegliere il candidato migliore per il centrodestra”. Parlando con la ‘Dire’ (videointervista completa in giornata su Dire.it), l’assessore lombardo allo Sviluppo Economico Guido Guidesi soffoca le avances degli alleati su chi avrà l’ultima parola sullo sfidante di Beppe Sala alle prossime amministrative previste in autunno. Dal Carroccio, il nome proposto e sempre in voga è quello di Roberto Rasia Dal Polo, giornalista e manager del Gruppo Pellegrini, l’unico che tra l’altro, nella rosa dei ‘papabili’, si è esposto pubblicamente attraverso interviste o webinar ai quali ha partecipato anche lo stesso Guidesi. Ma a domanda diretta su Rasia, l’assessore, vicinissimo a Giancarlo Giorgetti, resta imperturbabile: “Credo che la discussione sia ancora in fase di dialogo- afferma- ma ritengo che un centrodestra unito possa rendere Milano contendibile rispetto a quello che questa amministrazione non ha fatto in questi cinque anni”.

Il nome di Rasia sembra ancora non scaldare troppo gli animi degli alleati. I profili proposti da Fdi, che puntava particolarmente sul docente dell’università Bocconi Maurizio Dallocchio, si sono tutti sfilati dalla corsa. Da Forza Italia invece, continuano a rimanere convinti sul fatto che bisognerebbe puntare su una figura nota e magari più politica, come il leader di ‘Noi con l’Italia’ Maurizio Lupi che troverebbe il favore anche di Silvio Berlusconi. Sullo sfondo rimane sempre Simone Crolla, Consigliere delegato della Camera di Commercio americana in Italia.

“Occorre guardare anche alla società civile- afferma Guidesi, sempre più algido rispetto a Rasia- ma deve essere valutata una figura che consenta di vincere e riportare la citta’ ai fasti del passato. Milano ha pagato molto la pandemia, e per tornare quella di prima, ha bisogno di un sogno, ma anche di pragmatismo e di una rivoluzione che può arrivare solo con un nuovo sindaco”.

Insomma, per l’assessore, con le altre forze del centrodestra non c’è nessuna divergenza sul candidato giusto: “Ad ogni tornata elettorale- aggiunge- si dice che manca una quadra tra gli alleati, che si trova automaticamente solo quando hai un sindaco uscente. Poi alla fine il centrodestra si presenta sempre compatto e spesso riesce a vincere. Ma in ogni caso sarà Salvini a decidere”. Un punto sul quale anche altri esponenti del Carroccio avevano insistito in passato, visto che la Lega rimane il primo partito a Milano.

“Abbiamo lavorato insieme al ministro Giorgetti e a Farmindustria nel tentativo di ricercare la disponibilità di alcune aziende farmaceutiche, insediate in Lombardia, per far parte della filiera del vaccino italiano. Anche se non possono produrre autonomamente il farmaco anti-Covid-19, possono realizzare dei componenti. Ogni singolo pezzo di questa filiera vedrà l’apporto di imprese lombarde”. Lo assicura l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, in un’intervista a tutto campo alla ‘Dire’, dove spazia dai temi economici a quelli piu’ squisitamente politici fino alle tensioni in giunta regionale e le prossime comunali di Milano (in giornata video completo su Dire.it).

Guidesi, leghista, entrato nel rimpasto della giunta Fontana a gennaio col mandato di Giancarlo Giorgetti a rimettere in moto la prima economia nazionale, quella lombarda, è determinato sull’obiettivo dell’autosufficienza vaccinale che l’Italia punta a raggiungere entro la fine dell’anno. A Monza per esempio, la società Thermo Fisher Scientific ha già annunciato che contribuirà all’infilatura e al confezionamento del farmaco Pzifer-Biontech, nel tentativo di rinforzare la fornitura globale e in primo luogo quella italiana: “Ci sono altre aziende disposte a procedere in questa direzione”, rivela Guidesi alla ‘Dire’. L’assessore incassa inoltre la scelta del governo di introdurre un protocollo per la vaccinazione all’interno delle aziende. Un’idea partita proprio dalla Lombardia, che lo scorso marzo ha messo nero su bianco un principio di accordo con Confindustria e Confapi proprio per consentire alle imprese della regione di utilizzare i propri spazi interni per la somministrazione del farmaco anti-Covid-19 ai dipendenti: “Su questo il governo ci ha copiato, ma ci ha messo molto più tempo- gongola Guidesi- siamo contenti, perché è il segno che quella era un’intuizione buona arrivata dalla nostra ricetta vincente, il connubio tra privato e pubblico”. 

Stamane Attilio Fontana ha messo un paletto, precisando che le aziende partiranno dopo la fine delle immunizzazioni agli over 60, come disposto dal generale Figliuolo. Ma resta fondamentale ora proseguire senza sosta con la campagna vaccinale: “Abbiamo una macchina che se va a 100 all’ora- afferma l’assessore Guidesi- può fare 140 mila inoculazioni al giorno, ma ci mancano le dosi. Speriamo che arrivino e che si esca presto da questo incubo”.

Per rivedere poi la sanità lombarda, e lavorare sulle criticità venute a galla con la pandemia, ci sarà tempo: “Devo dire che Letizia Moratti (arrivata anche lei in corsa con il rimpasto di gennaio, ndr) ha già specificato che il presidio territoriale va rivisto e che l’assistenza domiciliare e’ una parte sulla quale occorre investire tantissimo- conclude Guidesi- non basta più che un ospedale funzioni bene. Ci si aspetta di non doverci andare per ricevere le cure, e anzi, credo molto che qui in Lombardia un giorno ci possa essere una sorta di pullmino che va direttamente a casa di un anziano per fargli una radiografia o un’ecografia”. (Dire)