Giornata Mondiale per eliminazione povertà, Lombardia in difesa più deboli.

“Tra fondi regionali e riparto di quelli nazionali quest’anno mettiamo a disposizione per il contrasto alle condizioni di vulnerabilità 283,2 milioni di euro. Il sostegno alle fragilità e la lotta alle povertà sono due dei pilastri dell’azione di questa Giunta”. Lo ha ricordato l’assessore alle politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini, in occasione della 29esima giornata mondiale per l’eliminazione della povertà.

“Con l’emergenza coronavirus – ha aggiunto l’assessore – il nostro impegno verso i più deboli è stato amplificato. Perché solo tutti insieme possiamo farcela a uscire dalla crisi socioeconomica che l’epidemia Covid-19 ha, purtroppo, scatenato. Per chi si trova in difficoltà Regione Lombardia c’è e sempre ci sarà. E gli oltre 283 milioni di euro permetteranno di rafforzare le politiche finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini, in particolare di quelli più fragili. Inoltre, contribuiranno a rafforzare le azioni di inclusione che Regione Lombardia porta avanti da sempre”.

“Il nostro obiettivo – ha chiarito Bolognini – è realizzare interventi capillari e sempre più integrati sul territorio. Vogliamo dare un po’ di respiro alle tante famiglie che oggi si trovano sotto pressione e a rischio povertà, anche a causa dell’epidemia e delle sue conseguenze economiche”. Proseguiranno, quindi, nel biennio 2020/2021 le numerose iniziative regionali di contrasto alla povertà avviate da questa Giunta. “Iniziative – ha puntualizzato – che si sono dimostrate particolarmente efficaci”.

“Tanti gli interventi – ha ricordato l’assessore – messi in campo, dal Reddito di Autonomia alla Dote Unica Lavoro, dai Nidi Gratis 2019-2020 al Bonus Famiglia. E, ancora: il contrasto al gioco d’azzardo patologico, le nuove misure sulle politiche abitative, tra cui l’azzeramento triennale del canone Aler agli inquilini over 70. Inoltre: il recente stanziamento di 6 milioni come indennizzo a fondo perduto per i nidi ed i servizi prima infanzia rimasti chiusi durante l’epidemia, il fondo emergenza abitativa per le famiglie in affitto sul mercato privato, quelli sulla morosità incolpevole, la solidarietà per il sostegno a inquilini di case popolari che non riescono a pagare l’affitto e il canone agevolato per i coniugi separati che vivono con i loro figli. E spiccano anche il diritto al cibo, la lotta allo spreco alimentare e gli aiuti ai senza fissa dimora”.

“Regione Lombardia – conclude l’assessore – ha messo a punto un sistema complessivo di sostegno alle famiglie e alle persone che vivono situazioni di rischio e di esposizione a quella che viene definita ‘fragilità’ che si sono rivelati efficaci anche nell’emergenza coronavirus. La strada da fare è ancora molta, ma la direzione è quella giusta e siamo pronti a percorrerla con i nostri cittadini, mano nella mano. La Regione c’è, fa la sua parte ed è pronta a collaborare con enti e associazioni per uscire il più in fretta possibile dalla terribile crisi scatenata dal Covid-19”.