Giornata Mondiale delle Zone Umide, gli appuntamenti di Legambiente domenica 2.

La Giornata Mondiale delle Zone Umide è una ricorrenza istituita nel 1997 e celebrata annualmente il 2 febbraio, in occasione dell’anniversario dell’adozione della Convenzione sulle zone umide d’importanza internazionale, firmata a Ramsar in Iran il 2 febbraio 1971. La giornata ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulruolo fondamentale che svolgono questi ambienti, come laghi, paludi, torbiere e specchi d’acqua, che accolgono la più grande biodiversità della Terra, sono fulcro di importanti rotte migratorie e che ci aiutano a far fronte ad eventi meteorologici estremi. Queste aree, però,sono ecosistemi particolarmente sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici ed è pertanto importante mantenere alta l’attenzione sulla loro integrità e salvaguardia.

«Le Riserve delle aree umide in Lombardia sono 5, per una superficie pari a circa 4.000 ettari. Una ricchezza di biodiversità garantita da un fitto sistema irrigo minore, composto da rogge e centinaia di fontanili – spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Negli ultimi 30 anni la perdita di biodiversità nelle zone umide è stata enorme, le comunità vegetali si sono ridotte drasticamente, è diminuito il numero di specie e si sono impoveriti gli habitat: boschi, siepi e prati. Questa perdita ha portato con sé la riduzione inevitabile anche della fauna: uccelli, pesci e mammiferi. Tra le cause di questa significativa riduzione nella nostra regione vi sono le pratiche agricole aggressive sul territorio. L’azione umana ha delle grandi responsabilità sia per l’uso intensivo del suolo che per il massiccio utilizzo di diserbanti, che sono molto dannosi per la biodiversità presente nei corsi d’acqua. Chiediamo a Regione Lombardia di predisporre misure adeguate di finanziamento, utilizzando il Piano di Sviluppo Rurale, per incentivare un’agricoltura più sostenibile dal punto di vista ambientalee le aziende che praticano l’agricoltura biologica».

La valorizzazione di queste aree è indispensabile e passa anche attraverso progetti di ricerca e studio per la salvaguardia degli habitat umidi con azioni di miglioramento e tutela. Esempio ne è il progetto “Areté – Acqua in rete:gestione virtuosa della risorsa idrica e degli agroecosistemi per l’incremento del capitale naturale”, con interventi di riqualificazione ecologica e ottimizzazione della circolazione dell’acqua, che permetterà un incremento diffuso della biodiversità e un migliore approvvigionamento da parte delle realtà agricole. L’area ha come fulcro la Valle del Ticino, ma si estende verso ovest fino colline novaresi, nelle zone ricomprese nella Riserva MAB UNESCO Ticino Valgrande Verbano, scende verso la Lomellina, mentre a est raggiunge l’Alto Milanese. Il territorio include numerose aree protette, quali i due parchi che tutelano il Ticino in sponda lombarda e piemontese, diversi siti della Rete Natura 2000, la rete ecologica diffusa su tutto il territorio europeo, oltre ad alcuni PLIS e all’Oasi WWF di Vanzago. Il progetto triennale, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Capitale Naturale 2018”, è guidato dal Parco Lombardo Valle del Ticino e può contare sulle competenze di un ampio gruppo di partner: l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, la Provincia di Pavia, l’Associazione Irrigazione Est Sesia, il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, l’Università degli Studi di Milano, l’Istituto di Ricerca sulle Acque – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Legambiente Lombardia Onlus, la Società Cooperativa Sociale Eliante Onlus e la Società di Scienze Naturali del Verbano Cusio Ossola.

«L’acqua è l’asse portante del progetto, in quanto risorsa primaria che sostiene la biodiversità e che crea ambienti peculiari oltre a ricoprire il ruolo di “connettore” per molte specie selvatiche – spiega Lorenzo Baio, Responsabile Settore Acqua di Legambiente Lombardia –. Oltre ai corsi d’acqua naturali, il reticolo di canali che caratterizza questo tratto di pianura è, infatti, fondamentale per permettere loro di muoversi in un contesto, a volte, molto urbanizzato e caratterizzato da barriere e infrastrutture difficili da attraversare. Altrettanto importante è la funzione agricola e paesaggistica: dalle risaie della Lomellina ai campi coltivati dell’Alto Milanese, la presenza e la corretta gestione dell’acqua è fondamentale per garantire la sostenibilità economica delle aziende agricole locali e il mantenimento del paesaggio tradizionale. Per questo il progetto si pone l’obiettivo di attuare strategie di utilizzo efficiente dell’acqua, contrastando il più possibile gli sprechi e intervenendo sugli aspetti funzionali, strutturali ed ecologici del reticolo idrico».

Le aree umide sono ambienti che hanno una funzione fondamentale per garantire le risorse acqua e di cibo e lo di stoccaggio del carbonio, ma sono anche luoghi di gande bellezza e pertanto fruibili e visitabili in ogni stagione, compresa quella invernale, per svolgere escursioni naturalistiche e birdwatching. I circoli di Legambiente, da sempre impegnati nella valorizzazione del territorio attraverso i Centri di Educazione Ambientale, la Rete Natura e il Servizio di Vigilanza Ambientale, quotidianamente portano avanti esperienze di tutela e conservazione della biodiversità, grazie alle quali contribuiamo alla protezione di questi habitat complessi e delicati. A questo scopo Legambiente promuove diverse iniziative domenica 2 febbraioaperte alla cittadinanza. Nell’ambito del progetto Aretè Legambiente invita alla scoperta delle marcite, un ambiente poco conosciuto ma custode di uno straordinario patrimonio di biodiversità. Il ritrovo è previsto alle ore 9.15 alla Biblioteca Comunale presso Palazzo Archinto a Robecco sul Naviglio per una breve introduzione sull’ecosistema. A seguire visita a piedi delle marcite guidati da esperti del Parco del Ticino, con partenza alle 11 da piazza Garibaldi a Casterno. Il Circolo Legambiente Lario Sponda Orientale organizza una visita guidata alla Riserva del Pian di Spagna e il lago di Mezzola per approfondire la conoscenza di questi habitat. Si parte alle 10 dalla sede della Riserva e rientro per pranzo in loco: per prenotazioni telefonare allo 3396296123 (in caso di maltempo l’evento sarà rimandato a sabato 9 febbraio alla stessa ora). Il Circolo Legambiente di Varese, in collaborazione con il Comune di Varese, promuove una passeggiata alla scoperta del Plis Valle della Bevera, con partenza alle 9.30 dal parcheggio di Largo della Fratellanza a Viggiù e rientro previsto per le 12. A Malnate propone un’escursione guidata nel Parco Valle del Lanza adatta a tutti (bambini dai 7 anni) in compagnia di Samuele Ghielmi, erpetologo, che illustrerà le peculiarità naturali del territorio. Partenza alle 10 in via Dei Mulini a Gurone e ritorno alle 12 per un aperitivo conviviale. In caso di maltempo l’evento sarà rimandato a sabato 9 febbraio. A Bizzozzero una passeggiata nel Parco Cintura Verde Sud di Varese, con partenza alle 9.45 da piazza Statuto e ritorno alle 12 per un aperitivo conviviale. Il Circolo Legambiente di Bergamo promuove una mattinata all’area umida di Grumello del Piano durante la quale ci sarà una spiegazione della valenza ecologia di tale zona e un’azione di pulizia dai rifiuti e di piantumazione di piante acquatiche e inserimento in acqua di rifugi naturali per anfibi e pesci. Ritrovo alle 10 alla chiesa di Grumello. Il Circolo Legambiente Pavia Il Barcé propone un’escursione lungo un percorso ad anello di circa 7 kilometri nel Parco del Ticino, a partire dalle ore 9.30 dalla piccola chiesa sconsacrata dedicata a Santa Rita da Cascia che sorge su un terrazzo panoramico a ridosso delle acque del fiume, nel Comune di Torre d’Isola. Rientro previsto per le 13 al punto di partenza. A Mortara la giornata dedicata sarà sabato 16 febbraio alle 15 con una visita guidata al Bosco della Merlata e al fontanile e attività di citizen science ed educazione ambientale per famiglie.