Giornata mondiale delle vittime dell’amianto, appello a Draghi dell’ONA.

In occasione della “Giornata mondiale delle vittime dell’amiantoche ricorrerà domani, 28 aprile, l’ONA segnala come sia sempre più drammatica la situazione delle vittime dell’amianto in Italia per l’assenza di provvedimenti incisivi per la messa in sicurezza e la bonifica dei materiali in amianto e lancia un appello al Governo: “Draghi utilizzi risorse del recovery found per avviare le bonifiche e il bonus fiscale del 110% per la rimozione dell’amianto dagli edifici privati”. Nonostante sia stato messo al bando nel 1992 l’amianto continua ad uccidere, perché si trasforma in fibre invisibili che, inalate ed ingerite, causano con assoluta certezza scientifica mesotelioma, tumore del polmone, tumore della laringe, dello stomaco e del colon. Per non parlare dei danni respiratori che causa, anche quando non insorge il cancro (placche pleuriche, ispessimenti pleurici, asbestosi e complicanze cardiocircolatorie). Il 2020 può essere considerato l’anno horribilis per coloro che sono stati esposti ad amianto, per via della pandemia Covid-19, che ha inciso su questi soggetti fragili e rende pubblici i dati di morbilità e di mortalità delle malattie asbesto correlate denunciando il ritardo del censimento pubblico sia dei casi di mesotelioma, che delle altre malattie legate all’esposizione alla fibra killer.

Dati di incidenza del mesotelioma in Italia nel 2020:

mesotelioma: 2000 casi, con indice di mortalità del 93% a 5 anni; tumore del polmone da amianto: 4000 casi, riferiti solo all’asbesto. Indice di mortalità a 5 anni dell’88%; asbestosi: 600 casi: indice di mortalità a 5 anni del 25%; altre malattie asbesto correlate: 2000 casi con indice di mortalità a 5 anni del 50%.

In questo profilo, in via assolutamente prudenziale si stima che il numero di decessi nel 2020, tenendo conto della maggiore incidenza per via del Covid19, sia di 7000 persone solo in Italia prevedendo il picco di mesoteliomi e di altre patologie asbesto correlate tra il 2025 e il 2030 e poi una lenta decrescita.

L’emergenza inquinamento amianto in Italia è drammatica, ci sono ancora 58 milioni di mq di coperture in cemento-amianto, oltre a 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, con conseguente condizione di rischio. Dai dati aggiornati al 2017 il Ministro dell’Ambiente, gen. Sergio Costa, di concerto con le Regioni, ha steso una prima mappatura del territorio nazionale seguendo le linee del c.d. ‘piano nazionale amianto’ e ha concluso che, in Italia, ci sarebbero 86.000 siti interessati dalla presenza di amianto, di cui 7.669 risultano bonificati e 1.778 parzialmente bonificati. Tra questi, rientrano anche i 779 impianti industriali (attivi o dismessi) censiti (dato giugno 2014) e i 10 SIN (siti di Interesse Nazionale da bonificare).

Allarme scuola: l’O.N.A. ha più volte segnalato anche la presenza di amianto in 2.400 scuole (stima 2012 per difetto perché tiene conto soltanto di quelle censite dall’associazione e confermata dal CENSIS al 31 maggio 2014). Esposti più di 352.000 alunni e 50.000 del personale docente e non docente, 1.000 biblioteche ed edifici culturali (stima per difetto perché è ancora in corso di ultimazione delle rilevazioni), 250 ospedali (stima per difetto, perché la mappatura O.N.A. è ancora in corso). La nostra rete idrica rivela presenza di amianto per ben 300.000 km di tubature (stima ONA), inclusi gli allacciamenti, con presenza di materiale contenenti amianto rispetto ai 500.000 totali (tenendo conto che la maggior parte sono stati realizzati prima del 1992, quando l’amianto veniva utilizzato in tutte le attività edili e costruttive).

Per evitare nuove esposizioni alla fibra killer e quindi il rischio di incidenza per cittadini vittime potenziali urge avviare una bonifica globale con la messa in sicurezza di tutti i siti contaminati, un piano di prevenzione primaria, la sorveglianza sanitaria con dei controlli periodici, e la ricerca scientifica per una maggiore efficacia delle terapie e cure (prevenzione secondaria). Devono essere intensificate anche le tutele previdenziali e risarcitorie (prevenzione terziaria), per permettere, oltre al ristoro dei danni, anche di valutare l’esatta portata di questa strage.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, presente in tutte le regioni di Italia con sedi territoriali, ha costituito uno sportello amianto online cui si può accedere dal sito https://onanotiziarioamianto.it/.

Lo strumento tecnico operativo con il quale poter segnalare i siti con presenza di amianto è l’app  per il censimento: https://play.google.com/store/apps/details?id=it.keystoneweb.app.android5ecbe10f2cb4b che, oltre alle segnalazioni, è strumento utile per la prevenzione.

Piemonte: segnalazione di 250 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 500 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 100 decessi (stima ONA decessi in Piemonte per malattia asbesto correlate 850);

Valle d’Aosta: segnalazione di 4 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 8 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 1 decesso (stima ONA decessi in Valle d’Aosta per malattia asbesto correlate 13);

Lombardia: segnalazione di 500 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 900 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 300 decessi (stima ONA decessi in Lombardia per malattia asbesto correlate 1.700);

Veneto: segnalazione di 120 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 250 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 150 decessi (stima ONA decessi in Veneto per malattia asbesto correlate 520);

Friuli Venezia Giulia: segnalazione di 70 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 140 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 10 decessi (stima ONA decessi in Friuli Venezia Giulia per malattia asbesto correlate 220);

Liguria: segnalazione di 150 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 100 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 30 decessi (stima ONA decessi in Liguria per malattia asbesto correlate 280);

Emilia Romagna: segnalazione di 160 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 320 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 30 decessi (stima ONA decessi in Emilia Romagna per malattia asbesto correlate 510);

Toscana: segnalazione di 100 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 200 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 15 decessi (stima ONA decessi in Toscana per malattia asbesto correlate 315);

Umbria: segnalazione di 25 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 50 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 20 decessi (stima ONA decessi in Umbria per malattia asbesto correlate 95);

Marche: segnalazione di 50 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 100 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 30 decessi (stima ONA decessi in Marche per malattia asbesto correlate 180);

Lazio: segnalazione di 100 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 200 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 30 decessi (stima ONA decessi in Lazio per malattia asbesto correlate 330);

Abruzzo: segnalazione di 15 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 30 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 10 decessi (stima ONA decessi in Abruzzo per malattia asbesto correlate 55);

Molise: segnalazione di 5 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 10 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 5 decessi (stima ONA decessi in Molise per malattia asbesto correlate 20);

Campania: segnalazione di 95 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 200 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 30 decessi (stima ONA decessi in Campania per malattia asbesto correlate 325);

Puglia: segnalazione di 70 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 140 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 30 decessi (stima ONA decessi in Puglia per malattia asbesto correlate 240);

Basilicata: segnalazione di 5 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 10 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 5 decessi (stima ONA decessi in Basilicata per malattia asbesto correlate 20);

Calabria: segnalazione di 150 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 100 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 30 decessi (stima ONA decessi in Calabria per malattia asbesto correlate 280);

Sicilia: segnalazione di 10 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 20 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 10 decessi (stima ONA decessi in Sicilia per malattia asbesto correlate 40);

Sardegna: segnalazione di 20 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 40 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 15 decessi (stima ONA decessi in Sardegna per malattia asbesto correlate 75);

P.A. Bolzano: segnalazione di 8 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 16 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 5 decessi (stima ONA decessi in P.A. Bolzano per malattia asbesto correlate 29);

P.A. Trento: segnalazione di 6 casi di mesotelioma; stima di casi di decesso per tumore del polmone da amianto 12 decessi, e per altre malattie asbesto correlate circa 5 decessi (stima ONA decessi in P.A. Trento per malattia asbesto correlate 23).

 

Le segnalazioni sopraggiunte all’ONA per nuovi casi di mesotelioma diagnosticati in Italia nel 2020 sfiora il numero di 2000.

I casi segnalati sono complessivamente 1913, ma si stima che possano sfiorare i 2000.

Tenendo conto che l’indice di mortalità è pari al 93% per quanto riguarda il mesotelioma sulla base di tale stima i decessi a causa del mesotelioma hanno sfiorato i 2000, tenendo conto anche della maggiore incidenza dovuta al Covid-19, ovvero del fatto che molti malati di mesotelioma sono deceduti anche per l’ulteriore incidenza lesiva del Covid, il conteggio finale di 2000 decessi per il 2020, solo per il mesotelioma, è ben più che prudenziale.

I decessi complessivi, a causa del tumore del polmone, che ha un indice di sopravvivenza del 12% a 5 anni, riferiti solo all’asbesto, si stima nella misura di 4000.

Per tali ragioni, complessivamente, il numero di decessi, tenendo conto che poi ci sono anche altre malattie asbesto correlate, tra cui il tumore della laringe, delle ovaie, inserito nella Lista I dell’INAIL, e cioè di presunzione di origine professionale, ovvero sulla base delle conclusioni IARC, e poi ci sono anche gli altri cancri a più alta frazione eziologica, quindi con una più elevata incidenza, tra i quali il tumore della faringe, dello stomaco e del colon-retto, e tenendo conto anche dell’asbestosi, la stima complessiva dei decessi è di 7000 casi.

Per questi motivi l’ONA ha insistito sia per un protocollo specifico Covid-19 per le vittime di malattie asbesto correlate, sia per velocizzare le bonifiche e rafforzare la sorveglianza sanitaria.