Gambling e tecnologia, un matrimonio che funziona alla grande

Innovazione e tecnologia: sono queste le due parole attorno a cui sembra ruotare tutto nel mondo del gambling, che pare non conoscere crisi. Si tratta di due aspetti che possono creare nuove opportunità e aprire altri orizzonti. Non si può non pensare all’online e al mobile. Ad esempio, le slot machine, uno dei giochi più amati, spopolano soprattutto in queste due modalità. Il tutto porta a un’offerta di gioco sempre più varia e variegata. Ma è il mobile il settore che più sta crescendo. E a dirlo sono dati, numeri e statistiche. In particolare, la spesa generata su smartphone e tablet ha superato addirittura i 350 milioni di euro. Un’esplosione dovuta soprattutto alle scommesse sportive e ai casinò games.

A confermare questo incredibile successo è il fatto che, a fine 2017, erano già 69 su 76 i concessionari che offrivano almeno un’iniziativa “real money” per smartphone, e 41 quelli già attivi su tablet. A fare ancora più chiarezza è però stata un’indagine Doxa. Da quest’ultima è infatti emerso che, sempre nel 2017, l’87% degli intervistati ha dichiarato di giocare su smartphone e il 78% su tablet. Di questi poco meno della metà hanno affermato di farlo con regolarità e con frequenza. Tutto ciò fa quindi chiaramente capire e notare come sia fin troppo evidente che esista un immenso margine di miglioramento sul fronte mobile. Questo potrebbe portare a nuove esperienze di gioco e persino ad alterare gli equilibri di mercato. Insomma, si tratta di una nuova sfida, perché, con dei giocatori che diventano pian  piano sempre più esigenti, occorre puntare in primis sulla semplicità e sulla rapidità.

Alla crescita del settore però si accompagna sempre più la preoccupazione dei governatori e di chi deve provare a gestire e a tenere sotto controllo certi di tipi di fenomeni che assumono una certa rilevanza dal punto di vista economico-finanziario. Non si può infatti dimenticare che il giro d’affari del gioco d’azzardo in Europa sta crescendo in maniera spaventosa E si parla di cifre a dir poco da capogiro. In Italia il gambling legale muove la bellezza di circa 88 miliardi l’anno. Ed è per questo che sembra farsi strada l’idea del proibizionismo, seppur limitato. Il governo ha già previsto la limitazione del gioco d’azzardo in esercizi commerciali come i ristoranti, gli alberghi e gli stabilimenti balneari. In più si sta valutando la possibilità di adottare una legge che possa ridurre il numero delle slot machine presenti nei bar e nelle tabaccherie. L’obiettivo è da tempo quello di una riduzione del 30% su scala nazionale. Inoltre, altri due paletti fondamentali, soprattutto quando si parla di online e di mobile, sono la sicurezza e l’affidabilità. Il giocatore infatti è sempre a rischio frodi e truffe. Ed è per questo che servono regole certe e una legislazione chiara e ben definita. Non solo innovazione e tecnologia quindi come parole cardine per il mondo del gambling. A salire alla ribalta sembra essere sempre più un altro termine: regolarizzazione. E i prossimi mesi potrebbero essere quelli della sua attuazione.