Elezioni in Umbria, trionfo del centrodestra, sconfitta la coalizione Pd-M5S. Boom di FdI.

Una sconfitta netta, che assomiglia ad una disfatta. L’Umbria si colora di blu e ha, come nuovo presidente Donatella Tesei che con il 57,4%, è la nuova presidente della Regione Umbria per il centro destra, superando Vincenzo Bianconi, 37,5, centrosinistra. E’ la vittoria, soprattutto, di Matteo Salvini: la sua Lega viaggia al 37% a distanza ormai siderale da FI, che scende quasi al 5%, quasi doppiata da Fdi. E’ il crollo, soprattutto, del M5S: il Movimento piomba sotto l’8%, quasi la metà dei voti presi in Umbria alle Europee.

“Gli umbri hanno dimostrato che gli italiani hanno voglia di votare”: lo ha sottolineato Matteo Salvini a Perugia commentando i dati delle regionali in Umbria che hanno visto l’affermazione del Centrodestra. Per il segretario della Lega la vittoria che si delinea “è evidente e clamorosa”. “Festeggio anche una grande affluenza – ha sottolineato ancora Salvini – perché di solito commentiamo sempre un calo”. Il candidato del centro sinistra Vincenzo Bianconi ha telefonato alla senatrice Donatella Tesei (IL PROFILO) “per congratularsi” per la vittoria alle elezioni regionali in Umbria.

“La sconfitta alla Regione Umbria dell’alleanza intorno a Vincenzo Bianconi è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare. Il risultato intorno a Bianconi conferma, malgrado scissioni e disimpegni, il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza”. Lo dichiara in una nota il segretario Pd Nicola Zingaretti. 

“Dalla formazione del primo esecutivo ci è stato subito chiaro che stare al Governo con un’altra forza politica – che sia la Lega o che sia il Pd – sacrifica il consenso del Movimento 5 Stelle. Ma noi non siamo nati per inseguire il consenso, bensì per portare a casa i risultati, come il carcere per gli evasori di questa settimana e il taglio dei parlamentari della settimana precedente”, scrive in un post su facebook il M5S.

Altissima l’affluenza, al 64,4%, nove punti in più rispetto al 2015. Del resto, nel Giardino d’Italia ci hanno messo la faccia tutti i leader nazionali e, sul finale della campagna, anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, protagonista della foto di Narni con Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Roberto Speranza. Una reunion che, evidentemente non ha pagato.

“Il primo voto vero ha dimostrato che gli italiani non apprezzano il tradimento. Qualcuno al governo deve ritenersi abusivo già questa notte“, attacca Salvini bollando come un “omino” Conte per aver, a parere del leader della Lega, minimizzato l’importanza del voto in Umbria dicendo che non è un test per il governo. “Il centrodestra ha il diritto e il dovere di governare il Paese”, gli fa eco Silvio Berlusconi mentre Giorgia Meloni incalza: “fossi in Conte rassegnerei le dimissioni più velocemente della luce. Se avessero un po’ di dignità non arriverebbero a domattina”.

La sconfitta rischia di pone di fatto una pietra tombale sulla l’alleanza M5S-Pd. Il governo non è in discussione, e ciò viene ribadito sia dai Dem sia dal Movimento. Ma sulle Regionali 2020 la sensazione è che Di Maio voglia tornare all’antico, a cominciare da Emilia Romagna e Calabria. Anche perché l’alleanza con il Pd non ha pagato né per la coalizione di governo né per il Movimento che ha preso meno della metà dei voti dei Dem. “Il patto civico per l’Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l’esperimento non ha funzionato. E questa esperienza testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti”, si legge in un post del M5S su facebook che assicura, comunque, come al governo “si rispetteranno gli impegni”.  (ANSA)