Due giovani alpiniste morte assiderate sul Monte Rosa.

Martina Svilpo (S), di 29 anni, residente a Crevoladossola (Verbania), e Paola Viscardi (D), di 28 anni, residente a Trontano (Verbania), le due donne morte assiderate la notte scorsa sul Monte Rosa, in una foto tratta da Facebook, 04 luglio 2021. FACEBOOK +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++

Due alpiniste italiane sono morte assiderate sul Monte Rosa. Erano rimaste bloccate sabato a causa del maltempo sotto la Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota, e avevano chiamato i soccorsi.

Squadre a piedi del Soccorso alpino valdostano sono salite nella notte e le hanno trovate. Si tratta di due donne piemontesi.

Le due donne sono Martina Svilpo, di 29 anni, residente a Crevoladossola (Verbania), e Paola Viscardi, di 28 anni, residente a Trontano (Verbania). Con loro c’era anche Valerio Zonna, di 27 anni, di Pettenasco (Novara), che è ricoverato in Svizzera e le sue condizioni non destano preoccupazione. Alle operazioni di recupero, svoltesi in condizioni estreme a causa della bufera, hanno partecipato i tecnici del Soccorso Alpino Valdostano, i soccorritori di Alagna e gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia a cui sono affidate le indagini.

Erano partiti per l’ascensione della Piramide Vincent e hanno raggiunto la vetta solo nel pomeriggio, mentre stava iniziando la bufera. Non riuscendo a rientrare a valle hanno dato l’allarme: sono stati individuati da un sorvolo dell’elicottero del Soccorso alpino valdostano ma il recupero è stato impossibile. Sono così salite delle guide alpine a piedi dal rifugio Mantova. I tre sono stati raggiunti verso le 21: una scalatrice è morta pochi minuti dopo l’arrivo dei soccorritori mentre l’altra è stata trasportata al rifugio Mantova dove il medico ha tentato invano di rianimarla. Il loro compagno di cordata è invece stato trasportato in Svizzera dall’elicottero di Air Zermatt.

“Quando la natura decide di alzare il sipario solo per te, unico spettatore, puoi solo piangere dall’emozione”. E’ l’ultimo post su Facebook di Martina Svilpo. Grande appassionata di montagna, sul suo profilo sono numerose le foto che la ritraggono in quota, tra le vette del suo Piemonte come sulle Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo dietro il suo viso sorridente. Chi le conosceva parla di due ragazze “sempre allegre e sorridenti, bellissime ed esuberanti, ma con la testa sulle spalle”. Libera Marty è il nome con cui la ragazza era registrata sul social. “La vita… questione di equilibrio! Sii gentile ma non farti mai sfruttare… Fidati ma non farti ingannare… Accontentati, ma non smettere mai di migliorarti!”, scrive in un post. Diverse foto la ritraggono con Paola Viscardi, l’amica 28enne di tante escursioni morta con lei sul Monte Rosa. “Fiorellino, fiorellino color dell’oro che sei nato nel campo senza essere seminato – scrive nel commentare una loro foto insieme, lo sguardo rivolto alla bellezza delle montagne -. Ah, il mio amore , che mi disse così: Che il fior di campo è questo fiorellino!”. “Attimi indiescrivibili Marti…”, scrive Paola Viscardi commentando una sua foto scattata in cima ad una montagna dall’amica. Poi una frase di Vasco Rossi che suona quasi come un presagio: “La vita è un brivido che vola via…”.

“In cinque minuti il meteo è cambiato e la bufera ci ha bloccati in quota”. Valerio Zolla, il 27enne ricoverato all’ospedale di Zermatt, racconta così in una intervista al sito del quotidiano La Stampa, l’incidente di montagna in cui due donne sono morte assiderate sul Monte Rosa. “Come sto? Vi lascio immaginare…”, si limita a dire il giovane alpinista di Pettenasco (Novara). “Ricordo il freddo, tanto freddo, mi sono tolto i guanti per darli a una delle due ragazze. Ho fatto il possibile per aiutare i soccorritori…”.(ANSA)